di M. R.
«Un teatro che torna a vivere è uno strumento di sostegno per la produzione artistica, un elemento fondamentale per lo sviluppo economico e sociale della città». Così l’assessore alla cultura del Comune di Terni, Giorgio Armillei commenta l’inaugurazione del ‘nuovo teatro romano di Carsulae e sono tre, a detta dello stesso assessore, le imprese creative che hanno proposto altrettanti spettacoli per la stagione, tra teatro e musica dal vivo nel suggestivo scenario. Un altro calendario di eventi lo sta promuovendo il Comune stesso. «I lavori di ripristino funzionale del teatro romano, da 400 mila euro – ha detto l’assessore Stefano Bucari – rappresentano uno dei più recenti investimenti che Palazzo Spada ha fatto dall’estate del 2014 e il cui ammontare complessivo è di oltre 21 milioni di euro, di questi molti spesi per interventi sul patrimonio».
Il ‘nuovo’ teatro: fotogallery
Recupero funzionale del teatro «Si tratta di un autentico atto di tutela e valorizzazione del monumento che lo sottrae al rischio d’un lento oblio e lo restituisce alla comunità locale per un uso moderno e compatibile». Così definisce la rivitalizzazione dell’opera, l’architetto Giovanni Carbonara nella presentazione del libro dedicato. Nello stesso volume il sindaco Leopoldo Di Girolamo: «I lavori compiuti a Carsulae sono l’esempio concreto dell’attenzione e degli sforzi dell’amministrazione comunale verso la tutela del patrimonio». Il progetto, finanziato con fondi Por Fesr 2007- 2013, è stato ereditato e portato a compimento dall’attuale giunta di Palazzo Spada sulla scorta di quanto deliberato da quella precedente.
Monumento di età giulio-claudia Da tutti gli intervenuti, all’inaugurazione di giovedì pomeriggio, è stato riconosciuto infatti il merito agli ex assessori Silvano Ricci (lavori pubblici) e Simone Guerra (cultura). Francesco Andreani arriva persino ad ironizzarci: «Sono l’unico che per questo teatro non ha fatto niente, neppure una telefonata». Suo però, in qualità di assessore all’urbanistica, il saggio ‘L’architetto pubblico e la cura della città: «La ricostruzione temporanea e reversibile delle gradinate del teatro romano – scrive l’architetto – riporta l’intervento pubblico al dibattito nazionale con coraggio e qualità». Un nuovo percorso di accesso che collega direttamente il centro visite al teatro, di ridottissima pendenza e opportunamente illuminato, permetterà la fruizione del monumento e degli spettacoli anche a persone con ridotte capacità motorie.
L’area archeologica di Carsulae E allora merito ai progettisti, gli architetti Piero Giorgini e Andrea De Angelis. Il primo: «Il lavoro per Carsulae non può terminare qui ma deve proseguire portando a conclusione il disegno regolatore dell’area e implementando le campagne di scavo archeologico», la sua proposta è quella di intervenire sull’anfiteatro. Il secondo: Il progetto ha combinato la reintegrazione di elementi funzionali a una nuova fruizione e elementi utili a una più immediata lettura formale e tipologica, dislocati in varie parti dello spazio teatrale e tra loro correlati e totalmente reversibili». Gli interventi progettuali sulla cavea, come spiegato nel libro ‘Il teatro romano di Carsulae’ (Morphema editrice) dall’archeologa Brabara Venanti, hanno necessitato della sorveglianza archeologica.
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