«La scuola Mazzini versa in uno stato di degrado, anche dal punto di vista igienico. Pareti e bagni scalcinati, la fogna ostruita che deborda nel giardino con carta igienica e liquami calpestati dagli alunni». Così Enrico Melasecche, consigliere comunale della lista civica ‘I Love Terni’, presenta la situazione che riguarda la materna in una interrogazione rilanciata in consiglio comunale e rivolta all’esecutivo Di Girolamo.

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Assestamento di bilancio Una situazione resa ancora più grave, sostiene Melasecche, dal fatto che all’approvazione del bilancio di novembre 2015 il consiglio ha approvato «un emendamento che assegnava risorse per la riqualificazione minima delle aule della Mazzini, in considerazione dello stato di degrado evidente in cui versavano. A distanza di ben sette mesi non è stato effettuato alcun minimo intervento ma addirittura si è aggiunto il problema nel giardino in cui giocano quotidianamente i bambini in cui la fogna è esondata con liquami vari che fanno bella mostra senza che siano stati presi provvedimenti di disostruzione ed igienizzazione».

Situazione inaccettabile «La situazione è inaccettabile – spiega Melasecche – perché, con i fondi a disposizione, nessuna giustificazione può esimere l’assessorato ai Lavori pubblici dal procedere celermente e, per quanto riguarda la fogna, ricorrendo ad un provvedimento di somma urgenza. Mi chiedo come sia possibile che di fronte a casi come questi la risposta di questa amministrazione sia inesistente».

L’interrogazione Il documento rivolte al sindaco e alla giunta punta anche l’attenzione sul «perché dopo l’approvazione dello stanziamento di novembre per riqualificare la scuola, a distanza di sette mesi, si è ancora nella stessa condizione, con pareti scalcinate, bagni scrostati, intere pareti vetrate con infissi in ferro e vetri semplici, non isolate termicamente e vecchissimi radiatori in serie che consumano moltissimo. Chiediamo di capire anche entro quale data inizieranno i lavori di riqualificazione in modo da vederli concludere prima della ripresa dell’anno scolastico».

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