Cresce il numero dei poveri

di F.T.

3273 persone assistite nel 2012 fra cittadini italiani (45%), stranieri comunitari (20%) ed extracomunitari (35%). Una crescita del 6% rispetto all’anno precedente, anche se a preoccupare, più dei numeri, è la gravità dei casi seguiti. «La crisi si è mangiata le risorse materiali e morali. I risparmi non ci sono più e i genitori pensionati, risorsa per molti giovani, stentano ad andare avanti». Il bilancio della San Vincenzo de’ Paoli a Terni disegna un quadro sociale a tinte fosche: «Ogni giorno ci arrivano bollette scadute da mesi e non è facile stabilire una priorità, visto che non riusciamo ad aiutare tutti».

I fondi Nel 2012 la San Vincenzo de’ Paoli ha distribuito aiuti per circa 150 mila euro, il 15% in più rispetto all’anno precedente, che si concretizzano nel pagamento di affitti, utenze, spese scolastiche e mediche. Fra le attività solidali c’è la consegna di generi alimentari alle famiglie, oltre 90 tonnellate nell’ultimo anno, accanto alla distribuzione di vestiti e mobilio per un totale di circa 70 mila euro. I volontari coordinano anche il giro notturno di assistenza ai senzatetto che fornisce cibo, bevande calde, generi per l’igiene personale e vestiario a chi dorme in strada. I fondi della San Vincenzo vengono reperiti tramite l’autofinanziamento, le vendite di beneficenza, i contributi dei privati e – soprattutto – della fondazione Carit e della diocesi ternana che sostiene le attività con una parte dell’otto per mille.

L’organizzazione Sul territorio l’associazione cattolica conta 103 volontari, 14 conferenze parrocchiali e un centro di ascolto aperto tutti i giorni in via Aminale. A tracciare il bilancio in vista della prossima assemblea annuale diocesana, è la presidente Antonella Catanzani. «Tutto è urgente – spiega – perché quasi sempre si tratta di famiglie giovani con bambini piccoli che non si possono lasciare al freddo o al buio. A volte è un lusso anche curare un’influenza. Stiamo toccando con mano l’altra faccia della crisi che è la frantumazione delle famiglie, dei rapporti parentali e amicali. In oltre 60 anni di attività non abbiamo mai visto situazioni così disperate. Viviamo un momento più difficile di quello del dopoguerra perché allora si partiva dal niente e c’era la speranza nel futuro. Oggi si abbandonano gli standard di vita conquistati con il frutto del proprio onesto lavoro, perché il lavoro non c’è più. Ecco allora che diventa essenziale una rete di affetti, come quella che cerchiamo di offrire a tante persone».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.