di Marco Torricelli
La messa di Natale la celebrerà lui. Questo è sicuro. Monsignor Ernesto Vecchi lo ha detto chiaro, giovedì, nel corso della messa con la quale ha celebrato i suoi 50 anni di sacerdozio. Resterà a Terni, a fare l’amministratore apostolico «almeno per altri sei mesi. Poi, si vedrà». Se sia stata una promessa o una minaccia, lo scopriremo solo vivendo.
Il ‘problemino’ Un paio, anche tre, di passaggi, monsignor Vecchi li ha dedicati – con ampie digressioni rispetto al testo ufficiale dell’omelia – all’inchiesta in corso sulla Diocesi: «Il problemino c’è – ha detto – ma ne verremo fuori e il Papa mi ha suggerito, in un orecchio, una possibile soluzione». E qui, inaspettata – il personaggio è così: imprevedibile – gli è venuta la voglia di chiamare in causa questa specie di cronista che prova a capire. E a cui è capitato, così, di essere citato in un’omelia. C’è sempre una prima volta.
Il Papa Ma citazioni ben più importanti, ha fatto giovedì monsignor Vecchi: «L’incarico che sto svolgendo – ha spiegato – mi è stato affidato dal Papa» e, voltandosi platealmente verso i sacerdoti e i monsignori schierati alle sue spalle, li ha fissati a lungo: «È chiaro per tutti?», ha chiesto. Facendo chiaramente capire che quando, prima e dopo, ha chiesto «a tutti voi, sacerdoti e laici, di continuare a starmi vicino nella mia missione. Le trame sotterranee non risolvono nulla, perché emergono sempre e producono ulteriori lacerazioni», era anche a qualcuno che stava lì in mezzo, che si rivolgeva. Ma non solo, ovviamente. Perché pure i laici devono stare in campana.
Pulizia Perché l’amministratore apostolico non lo ha mandato a dire: l’incarico ricevuto è quello di fare pulizia. Totale. E, l’impressione è chiara, lui la vuol fare fino in fondo. Ma con giudizio. Non vuole lasciare dietro di sé un mucchietto di macerie fumanti, ma – ed ecco spiegati i tempi lunghi e la grande cautela con cui si sta muovendo – smontare e rimontare, quasi in contemporanea, una Diocesi che ha trovato in condizioni drammatiche: «I problemi ci sono – ha detto con una di quelle ‘alzate di voce’ che lo hanno reso ormai celebre nelle stanze diocesane – e non è mica colpa mia. Io non sono il problema – ha detto sempre guardando i sacerdoti – ma la soluzione».
Le citazioni Non casuale è parsa anche un’altra citazione, quella del sociologo Zygmunt Bauman, quando ha parlato del vero ruolo che deve avere il sacerdote nella vita moderna «Dare un senso alla vita, schiacciata dalla ‘filosofia del presente’, nella quale viviamo concentrati come su un punto geometrico, senza lunghezza, senza larghezza né profondità (Bauman, appunto; ndr) e il tempo perde il suo senso e uccide i criteri per distinguere il bene dal male».
Le indagini Uscendo dal duomo e percorrendo poche centinaia di metri si arriva in tribunale ed è lì, negli uffici della procura della repubblica, che si sta giocando la partita, una delle partite, che potrebbero contribuire a quell’opera di pulizia che monsignor Vecchi è stato inviato a compiere a Terni: per martedì 30 luglio è fissata l’udienza, presso il tribunale del riesame, nella quale i legali di Luca Galletti e Antonio Zitti, che sono ancora in carcere, e Paolo Zappelli, a cui sono stati concessi gli arresti domiciliari per motivi di salute, presumibilmente chiederanno il ritiro delle misure cautelari.