Palazzo Spada

di Massimo Colonna

Lunedì mattina alle 11 la terza commissione consigliare si riunirà con l’obiettivo di ‘sprintare’ sul modello organizzativo: i consiglieri infatti cercheranno di sottoscrivere un atto di indirizzo da presentare poi nelle ultime due sedute del consiglio comunale, calendarizzate dalla giunta lunedì e martedì 29 dicembre con inizio alle 15. Un tentativo in extremis dunque, anche se i punti all’ordine del giorno sono tanti e non è detto che il documento sarà discusso. Con ogni probabilità dunque la vicenda slitterà al prossimo anno.

Atto di indirizzo Il presidente della commissione Sandro Piermatti del Partito democratico ha dunque fissato la nuova seduta a lunedì nella sala della maggioranza di Palazzo Spada. All’ordine del giorno sono inserite «le decisioni in merito all’atto di indirizzo di Enrico Melasecche di I Love Terni con la richiesta di un impegno del sindaco e della giunta ad attivare la sollecita ristrutturazione della struttura comunale mediante un preventivo e urgente confronto con il consiglio comunale».

Il gruppo E proprio Melasecche insieme a Thomas De Luca del Movimento Cinque Stelle e a Michele Pennoni del Partito democratico durante l’ultima seduta della commissione sono stati scelti a capo di un gruppo di lavoro che ha l’obiettivo proprio di stringere i tempi su questo fronte. La delibera dell’assessore Ballerani infatti aspetta ancora le nomine del sindaco Di Girolamo dei nuovi dirigenti per diventare attuativa.
Due sedute Se la commissione dunque lunedì mattina formulerà l’atto, il documento potrebbe passare direttamente al consiglio comunale per la votazione. Anche se sono diversi i punti inseriti all’ordine del giorno delle prossime due sedute. Tra questi c’è anche il punto relativo al Dup, il Documento Unico di Programmazione che deve essere sottoscritto entro la fine dell’anno. Un documento che sta creando tensioni all’interno della giunta per via dello scontro dialettico in atto tra alcuni rappresentanti dell’esecutivo Di Girolamo, in particolare la Ballerani e Armillei, con alcuni dirigenti.
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