di Fabio Toni
Game over. Nuovo giro di vite del comune di Terni sull’utilizzo di internet da parte dei dipendenti durante l’orario di lavoro. Dal 2 maggio partiranno i controlli su tutte le postazioni pc «per verificare l’eventuale presenza di programmi di natura ludica installati senza autorizzazione». C’è chi dovrà dire addio a chat, social network, giochi on e off line e tutto ciò che non ha a che fare con la professione. «Un’esagerazione, non siamo nullafacenti» osserva un impiegato. Mentre per altri si tratta di «atto dovuto e un segnale in linea con i tempi». E intanto ci si chiede: cosa avverrà a chi utilizza il proprio tablet o uno smartphone?
Le sanzioni Oltre alla verifica di tutti i computer, che avverrà direttamente sulla postazione o in remoto, il documento prevede anche «controlli periodici a campione sugli accesi a internet, effettuati attraverso un sorteggio con cadenza bimestrale». In casi di utilizzi ‘non appropriati’, l’amministrazione applicherà le sanzioni disciplinari previste, riservandosi la possibilità di segnalare l’episodio – almeno nei casi più gravi – all’autorità giudiziaria.
Tutto vietato, o quasi I dipendenti potranno continuare a controllare la propria casella di posta elettronica personale, «ma solo fuori dall’orario di lavoro (sic) o durante la pausa pranzo»Dal 2 maggio partiranno i controlli su tutte le postazioni pc «per verificare l’eventuale presenza di programmi di natura ludica installati senza autorizzazione». Intanto c’è chi storce il naso: «Non siamo ragazzini – spiega M. – quello che conta è che il lavoro venga fatto bene e nei tempi dovuti. Se uno un nullafacente, e vi assicuro che ce ne sono sempre meno, lo è al di là dell’utilizzo di internet o della posta elettronica». C’è invece chi, come L., tutto sommato apprezza la decisione e parla di «un segno verso l’esterno, anche se associare i lavoratori pubblici al termine scansafatiche è sbagliato e pericoloso. Ormai ci muoviamo nelle stesse difficoltà e con i ritmi di tutti gli altri. Vietare internet? Ci può stare, ma più che nei divieti, credo negli incentivi».
La privacy Le disposizioni comunali sull’utilizzo della Rete sono contenute nell’atto congiunto sottoscritto lo scorso marzo dal segretario generale Giuseppe Aronica e dall’ex direttore generale Aldo Tarquini. Un documento, condiviso con i sindacati, che dà seguito alle indicazioni fornite dal garante per la privacy e fatte proprie dalla giunta comunale nel corso del 2012.