Il micio portato in salvo

Curiosi sono curiosi. Ma stavolta il piacere di fare nuove scoperte poteva costare caro a quel gattino. Rimasto incastrato, per giorni, in un’intercapedine che, nel cimitero di Cesi, alle porte di Terni, separa una tomba da un muro di contenimento.

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L’incidente Il gattino in perlustrazione è scivolato, venerdì scorso, in una fessura larga pochi centimetri ed è precipitato per un paio di metri nello spazio vuoto tra la tomba ed il muro. Impossibile raggiungerlo e i frequentatori del cimitero non hanno potuto fa altro, fino a lunedì pomeriggio, che gettargli dei piccoli pezzi di cibo e fargli arrivare un po’ d’acqua.

L’allarme Lunedì mattina, racconta Cristiano Romiti, coordinatore provinciale delle guardie zoofile, «ho allertato i vigili del fuoco di Terni ed il sostituto procuratore della repubblica, Elisabetta Massini, per fare in modo che quel piccolo animale fosse salvato».

I precedenti Come ha fatto molte altre volte: «Siamo riusciti a fare in modo che animali maltrattati e tenuti in regimi non idonei (e racconta il caso di un pony, di due civette e addirittura, di una testuggine; ndr) fossero sottratti a chi non era in grado di garantire loro condizioni di vita dignitose».

Il salvataggio Una squadra dei vigili del fuoco ha praticato un’apertura alla base del loculo – operazione tutt’altro che agevole, visto lo stato di conservazione – ed è riuscita a raggiungere il piccolo e spaurito esploratore. Portandolo in salvo.

L’Enpa Patrizia Fancelli, presidente locale dell’Ente nazionale per la protezione degli animali (Enpa) spiega che «siamo dispiaciuti che siano dovuti passare quasi quattro giorni, prima che si intervenisse, ma tutto è bene quel che finisce bene».