Francesco Bartoli

di F.T.

Dalle parole ai fatti, nel mirino ancora una volta la festa del Partito Democratico all’interno del parco La Passeggiata. Francesco Bartoli, consigliere regionale di Confimpresa Umbria, ha presentato un esposto alla procura di Terni contenente dodici ipotesi di reato e la richiesta di sequestro dell’area e delle attrezzature della pizzeria, già finite al centro di un servizio di Striscia la Notizia: «le hanno riproposte anche quest’anno, è uno scandalo».

I contrasti attorno alla festa, uno degli eventi di punta dell’altrimenti scarna estate ternana, non sono mai mancati. Quest’anno, però, l’offensiva è partita dal lontano e con rinnovato vigore. Alle più o meno ‘classiche’ prese di posizione del mondo politico (Udc e Movimento 5 Stelle in testa), si sono infatti aggiunte quelle di Wwf, Italia Nostra e financo della Diocesi ternana che hanno chiesto alla Soprintendenza di «revocare l’autorizzazione per l’ennesima manifestazione, ‘mangereccia’ e fatta di speculazioni commerciali».

L’esposto La ‘summa’ sta nell’esposto presentato da Confimpresa, che ne ha per tutti. A cominciare dal sindaco di Terni: «Il 2 gennaio – spiega il consigliere dell’associazione, Francesco Bartoli – abbiamo presentato al comune una richiesta di occupazione di suolo pubblico dell’area in questione, per dare vita ad una manifestazione enogastronomica per valorizzare le produzioni tipiche della regione. Nessuno ci ha risposto mentre oggi ci ritroviamo il parco occupato dal Pd di Terni». E allora scattano le domande: «perché – chiede Bartoli al primo cittadino – il comune ha ignorato la nostra richiesta che avrebbe generato proventi per le casse dell’ente, mentre ha accolto e agevolato in ogni modo quelle di un partito alla ricerca affannosa di fonti di finanziamento per finalità non sociali? Se la Procura confermerà come validi i documenti allegati al nostro esposto, queste autorizzazioni sarebbero inficiate da una concreta ipotesi di abuso d’ufficio».

Forno sotto accusa Ma è il ritorno del forno contestato – rilanciato dal servizio di ‘Striscia’ – a lasciare di stucco il consigliere di Confimpresa. «Il Pd e il suo segretario comunale Andrea Delli Guanti – afferma Francesco Bartoli – hanno pensato bene di riproporre lo spettacolo inverecondo del famoso forno della pizzeria. Passeggiando all’interno del parco, me lo sono ritrovato davanti, ancora più malridotto dell’anno scorso». E anche la pizzeria finisce nell’esposto: «abbiamo chiesto il sequestro cautelativo dell’area e del forno, da considerare come un rifiuto speciale».

All’attacco All’assessore al commercio Daniela Tedeschi, il rappresentante di Confimpresa rimprovera «gli oltre quattro mesi di silenzio che hanno fatto seguito all’incontro di aprile, in cui avevamo avanzato diverse proposte. L’assessore – aggiunge Bartoli – dovrebbe occuparsi non solo della notte bianca, ma di tutte le questioni più urgenti che interessano i commercianti ternani». Infine la polemica per il post via web con cui l’assessore regionale al commercio Fabio Paparelli aveva difeso la festa, rivendicando ‘cinquant’anni di onorata tradizione, esempio di civiltà e di rispetto per l’ambiente’. «Paparelli – attacca Bartoli – dovrebbe scusarsi con tutti i commercianti umbri che portano avanti le loro attività con una scrupolosa osservanza delle leggi e dei regolamenti». E se neppure gli esposti serviranno a bloccare le festa, l’esponente di Confimpresa – in guisa di un moderno Masaniello – si dice pronto anche a sollecitare controlli e verifiche da parte di Nas, vigili del fuoco, Asl, Arpa e corte dei Conti. E non solo: «siamo pronti a manifestare in maniera eclatante, con un corteo guidato da capitan Ventosa (sic) all’interno della festa e nei palazzi del potere. Una gogna mediatica che è il prezzo da pagare per far valere i più basilari principi democratici».

La risposta Per il Pd di Terni (non) parla il segretario comunale Andrea Delli Guanti, chiamato in causa direttamente dallo stesso Bartoli: «confermiamo la scelta di non scendere in una polemica di chiaro stampo elettorale e che di politico non ha davvero nulla. Per quanto ci riguarda – spiega Andrea Delli Guanti – abbiamo dato mandato ad un legale (l’avvocato Emidio Gubbiotti, ndr) di verificare il contenuto delle dichiarazioni lette in questi giorni, valutando eventuali azioni sul piano legale. Non abbiamo altro da aggiungere».