L'ospedale di Terni

Una tecnica unica nel suo genere e – secondo la letteratura – il primo intervento di questo tipo eseguito in Italia. Presso l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, il dottor Amilcare Parisi e la sua equipe chirurgica hanno effettuato, con tecnica interamente mininvasiva robotica, un intervento di gastrectomia totale radicale con ricostruzione del tratto digerente per cancro gastrico.

Innovazione Quello ternano è uno dei pochi centri a livello mondiale che hanno intrapreso questa soluzione tecnica, in particolare per la fase ricostruttiva realizzata mediante una tecnica innovativa studiata e sviluppata personalmente dal dottor Parisi. Si tratta di uno degli interventi più complessi nell’ambito della chirurgia dell’apparato digerente e consiste nell’asportazione di tutto lo stomaco, con associata la rimozione in un unico blocco di tutte le stazioni linfonodali loco-regionali secondo le più aggiornate linee guida oncologiche internazionali, e nella successiva ricostruzione del tratto digerente.

La tecnica «L’unicità della procedura – spiega Amilcare Parisi, direttore del dipartimento di chirurgia dell’apparato digerente e di gastroenterologia – è l’esecuzione di tutte queste fasi senza l’apertura della parete addominale. La rimozione dell’intero stomaco e le suture chirurgiche per ricostruire il tratto digerente sono state compiute in maniera completamente intracorporea, grazie all’ausilio di strumenti robotizzati controllati dal chirurgo attraverso una console remota. Tutto questo è stato possibile attraverso alcune piccole incisioni di soli 8 millimetri. Alla fine dell’intervento il paziente presenta solo una piccola incisione di appena 3 centimetri nel quadrante inferiore destro dell’addome (simile a quella eseguita per un intervento di appendicectomia, ndR), attraverso la quale viene estratto il pezzo operatorio».

Vantaggi In questo modo la garanzia di un intervento radicale si unisce ad un eccellente decorso post-operatorio caratterizzato da un ridotto dolore, un veloce recupero della funzionalità digestiva e una rapida dimissione (dopo appena quattro giornate dopo l’intervento) con un netto miglioramento della qualità della vita rispetto ad un approccio in chirurgia tradizionale open.

Ribalta internazionale L’ultimo intervento eseguito con questa tecnica (l’undicesimo) verrà trasmesso integralmente sul portale web nazionale dell’associazione chirurghi ospedalieri italiani (ACOI) e sarà presentato il 25 ottobre a San Francisco, al 6° congresso mondiale di chirurgia robotica della Clinical robotic surgical association (CRSA).

L’azienda «Il dipartimento di chirurgia digestiva guidato dal dottor Amilcare Parisi – commenta con soddisfazione il direttore generale del Santa Maria, Andrea Casciari, – grazie alla presenza di un robot ‘da Vinci’ di ultima generazione, è all’avanguardia nel trattamento del cancro dello stomaco, il quarto tumore più diffuso a livello mondiale, che trova nella chirurgia il suo trattamento cardine. È un’ulteriore conferma che pone la struttura ospedaliera di Terni come centro di eccellenza per la chirurgia robotica mininvasiva».