È entrata in funzione mercoledì a Perugia la postazione per effettuare i tamponi in auto, spostata dopo giorni di code e proteste dall’ex parcheggio di Umbra acque a piazzale Umbria Jazz, nel perimetro del mercato settimanale davanti allo stadio «Curi». Per ora si tratta dell’unico drive through allestito nel capoluogo umbro, ma nei prossimi giorni se ne potrebbe aggiungere un altro. Secondo quanto spiegato mercoledì dall’assessore alla Sanità Luca Coletto, la Regione si sta infatti attivando per incrementare le postazioni.
Più postazioni «Il commissario regionale per la gestione dell’emergenza, Massimo D’angelo – ha detto Coletto – nella giornata di oggi ha avviato una serie di incontri per la definizione di una nuova postazione per i tamponi a Perugia, in modo da garantire ai cittadini un intervento assistenziale il più celere possibile rispetto alle elevatissime richieste conseguenti all’incremento dei casi dovuto all’elevata diffusività della variante Omicron». «Il numero di tamponi molecolari effettuati nella giornata di ieri – ha concluso l’assessore – è stato di 4.471, gli antigenici effettuati sono stati 12.497 per un totale 16.968: si tratta di numeri decisamente importanti che comunque richiedono un intervento di potenziamento per strutture sanitarie che già sono sovraccariche di lavoro».
Lunghe code L’aumento dei casi ha quindi portato a una crescita della richiesta di tamponi. Per avere un’idea della dimensione della lunga coda, Umbria24 ha scattato un’immagine dall’alto, dalla strada che conduce a Monte Malbe. L’effetto ottico è incredibile: un serprentone di circa 750 auto per – in media – tre ore d’attesa. Sono quelle che sono state sottratte dal percorso che, fino a martedì, ha portato all’ex parcheggio di Umbria Acque, poco distante dall’attuale postazione drive through. C’è chi afferma, mercoledì, che è meglio arrivarci tardi alle decisioni giuste, piuttosto che mai, e chi, invece, continua a essere insoddisfatto e polemico. Tra questi quanti denunciano ancora code e disagi per le strade di Perugia, per l’ovvia ragione che l’incremento dei contagi in città porta all’aumento di richieste di tamponi.
COVID: IN UMBRIA ALTRI 500 CASI MA RICOVERI STABILI
In particolare Per i primi è quasi sorprendente constatare il ritardo con cui si è giunti a una decisione considerata ragionevole. Cioè quella di destinare un ampio spazio, a forma di ‘mulinello’, attraverso un percorso obbligato, in modo da togliere le auto in attesa dalle strade principali come è accaduto nei giorni precedenti. Per i secondi invece, il fatto che a Perugia, il dato degli attualmente positivi è raddoppiato, dovrebbe portare alla decisione di raddoppiare il servizio del drive through. Nelle scorse ore sembrava tuttavia che le risorse per un progetto simile non fossero disponibili, poi è arrivata la comunicazione della Regione sulla possibilità di attivare la nuova postazione.
Il Comune A tirare un bilancio della prima giornata di mercoledì è il Comune di Perugia che, in una nota, sottolinea come «nonostante una difficoltà iniziale che ha riguardato tutto il territorio regionale e legata alla connessione internet», le operazioni «si stanno svolgendo in maniera regolare e, da quanto comunicato dalla polizia locale, senza nessuna criticità relativa alla viabilità cittadina. Come si apprende dalla Usl, i tamponi drive-through proseguiranno fino a pomeriggio inoltrato e comunque fino a quando non saranno esaurite le prenotazioni giornaliere».
FOTOGALLERY: L’ALLESTIMENTO DELLA NUOVA POSTAZIONE
Nuove postazioni A commentare quanto accaduto negli ultimi giorni è anche Vanda Scarpelli, della segreteria provinciale della Cgil di Perugia: «Stiamo assistendo in questi giorni a un aumento significativo dei contagi in tutta la nostra regione e in particolare nella città di Perugia, a ciò si associa una ovvia e altrettanto significativa richiesta di effettuazione di tamponi da parte di cittadini esposti al contagio. L’amministrazione comunale ha dichiarato di aver già predisposto uno spostamento del servizio per effettuazione dei tamponi, ma di fatto anche oggi già dalle prime ore del mattino assistiamo a lunghe file di automobili per accedere alla postazione con traffico congestionato». «Di fronte a questa nuova ondata di contagi – osserva la sindacalista – non si può rispondere solo con qualche azione organizzativa o spostamento del servizio. Devono già da subito essere predisposti ulteriori punti per effettuazione dei tamponi così come va rivista la scelta di fare un unico punto vaccinazione che ha già creato molteplici problemi». La Cgil continua quindi a chiedere «un potenziamento dei servizi pubblici a partire da quelli che effettuano il tracciamento dei contagi, ma in generale di tutti i servizi del territorio e in particolare di quelli della prevenzione. Continuiamo a chiedere di garantire le assunzioni necessarie degli operatori sanitari – continua Scarpelli – assunzioni già concordate da tempo con le organizzazioni sindacali, e continuiamo a ribadire la necessità di mettere in campo azioni urgenti per l’abbattimento delle liste d’attesa, sopratutto rispetto ad esami urgenti ad oggi di fatto inaccessibili nel sistema sanitario pubblico».