di Dan.Bo.
È in programma per il prossimo 19 ottobre il nuovo incontro del tavolo tecnico in cui andrà dipanato il nodo più intricato che riguarda la possibile costruzione della nuova stazione dell’Alta velocità MedioEtruria, ovvero la localizzazione. Mercoledì oltre alle Regioni Umbria e Toscana, Rete ferroviaria italiana e ministero delle Infrastrutture hanno partecipato anche Trenitalia e Italo, che dovrebbero far viaggiare i treni. Le due società da qui al prossimo incontro metteranno nero su bianco degli studi trasportistici relativi alle ipotesi rimaste in campo.
Le ipotesi Sul campo realisticamente rimangono Rigutino (Arezzo) e Creti-Farneta, a breve distanza dallo svincolo di Foiano della Chiana del Perugia-Bettolle. Sul tavolo ci sono i 18 parametri dei quali si parla da alcune settimane, e che riguardano ad esempio l’accessibilità (via ferro o via gomma), i bacini di utenza, i tempi di percorrenza coi diversi mezzi, le dotazioni infrastrutturali presenti e future, i costi di realizzazione a seconda delle diverse ipotesi e così via. Una griglia di fattori a ognuno dei quali andrà assegnato un peso; operazione dopo la quale le scelte passeranno alla politica.
Gli schieramenti Quel che è certo è che il fronte è frastagliato, con i diversi territori che si stanno muovendo per difendere i rispettivi interessi. In Toscana il presidente Eugenio Giani, la Provincia di Arezzo e tutti i sindaci dell’Aretino (a parte Cortona) sono schierati con Rigutino, a favore della quale si sono espressi anche i sindaci dell’Alto Tevere umbro e toscano. Creti-Farneta invece giorni fa ha raccolto il sostegno della sindaca di Siena. Lunedì nel corso di una conferenza stampa l’assessore ai Trasporti Enrico Melasecche ha parlato della stazione come di un’occasione da non perdere, sostenendo che entro ottobre si arriverà a una decisione.