di C.F.
Partono col freno a mano tirato gli sgravi fiscali introdotti nell’aprile 2014 dal Comune di Spoleto per le nuove attività commerciali del centro storico ducale e di quelli frazionali. Tant’è che sotto la lente della direzione Sviluppo economico dell’ente è finita la possibilità di estendere gli sconti sui tributi locali (Imu, Tari e Tosap) anche ai cittadini che sceglieranno di traslocare dentro le mura e ai proprietari di immobili presenti nella stessa area che riusciranno ad affittarli sempre a fini commerciali.
Non decollano gli sgravi fiscali L’ipotesi verosimilmente muove dal primo bilancio tracciato sulle istanze presentate e agevolazioni concesse nei primi venti mesi di attivazione delle misure che stentano a decollare, complice anche la massima cautela con cui giovani e meno giovani tentano l’avventura commerciale, a causa sia all’incertezza economica che pure della stretta creditizia. Tant’è che tra la metà del 2014 e il 2015 sono state nove le domande presentate da altrettanti nuovi esercenti che hanno aperto negozi nel centro storico di Spoleto e pure in quelli frazionali, così come classificati dal Piano regolatore generale a cui rimanda il relativo regolamento comunale.
Erogate un terzo delle risorse Dall’introduzione degli sgravi fiscali dalle casse del Comune di Spoleto sono usciti poco più di 10.500 euro a fronte di una previsione in bilancio che nei due anni valeva complessivamente 32 mila euro. In questo senso da Palazzo fanno sapere che per il 2016 l’esborso sarà più elevato semplicemente perché gli sconti sui tributi locali hanno validità triennale e quello appena aperto è il terzo anno di attivazione dello strumento incentivante. Tuttavia, la partenza non esaltante delle agevolazione ha anche spinto la direzione Sviluppo economico, come si legge in un atto ufficiale, a vagliare l’ipotesi di estendere la tipologia dei soggetti beneficiari.
Al vaglio estensione a residenti e proprietari La proposta, che chiaramente dovrà essere vagliata dalla giunta e pure dalla direzione Economica e finanziaria dell’ente, è quella di stanziare per il bilancio 2016 circa 50 mila euro così da poter mettere sul tavolo sgravi anche per i nuovi residenti del centro storico di Spoleto e di quelli frazionali, ma anche per i proprietari degli immobili sempre dei centri storici che li concederanno in affitto a nuove imprese. Sul punto si sta ragionando sulla definizione di nuove attività che potrebbero essere intese anche con un’accezione più ampia, ammettendo a contributo pure quelle esistenti che si trasferiscono in centro storico o da una zona all’altra dello stesso. L’obiettivo, inutile dirlo, è quello di difendere l’offerta commerciale, già decimata dalla crisi, ma anche di incentivare esercenti e residenti a sbarcare nell’acropoli.
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