Spoleto è tornata in piazza per difendere l’ospedale San Matteo degli Infermi e chiedere il ripristino di tutti i servizi presenti nell’ottobre 2020, quando cioè la Regione lo ha trasformato in Covid hospital. Secondo gli organizzatori circa 200 le persone che si sono radunate domenica mattina davanti alla palazzina Micheli della Usl 2, adiacente al nosocomio, per continuare a sollecitare la Regione a dare risposte al territorio, che ha perso il Punto nascita, la Pediatria, la Cardiologia e di conseguenza paga un conto ritenuto «inaccettabile» anche sul fronte dell’emergenza-urgenza. In piazza, è scesa Casa Rossa con Aurelio Fabiani, il sindacato Usb con Ettore Magrini, anche pronto a coordinare la logistica per una grande manifestazione a Perugia che coinvolga anche i cittadini umbri di altri territori, l’ex sindaco Umberto De Augustinis ora presidente del Comitato civico per la salute pubblica e l’emergenza sanitaria e Leonello Spitella a capo del City forum, che raccoglie diverse associazioni della città. Assente il sindaco Andrea Sisti impegnato a Roma per la Domenica delle Palem, ma davanti alla palazzina Micheli non è stato avvistato neppure un assessore della sua giunta. Per la maggioranza, invece, erano presenti Samuele Bonanni (M5s) e Guerrino Lucentini (Pd).

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