Il metodo finlandese sbarca a Perugia, precisamente all’istituto comprensivo 12 di Ponte San Giovanni, che è lo sperimenterà insieme ad altre 70 scuole italiane. Qui, alle porte del capoluogo, educatrici e insegnanti hanno già avviato la formazione sull’applicazione del metodo finlandese che trasforma l’argomento nel nucleo centrale della lezione attorno al quale ruotano tutte le conoscenze disciplinare, privilegiando quindi l’approccio interdisciplinare attraverso il dialogo e non con la lezione frontale. Frequentemente si sente parlare del sistema finnico come della “scuola della fiducia”, perché, oltre alle pause frequenti che sono previste, non esistono voti almeno fino a 13 anni e quando è tempo che i prof li assegnino non sono mai negativi. Nel paese scandinavo, dove il sistema scolastico è unanimemente riconosciuto come tra i migliori al momento, il concetto di classe è superato da tempo e sostituito con quello di gruppi o sottogruppi.
Scuola, metodo finlandese a Ponte San Giovanni Dalla scuola dell’infanzia alla secondaria di primo grado, passando naturalmente per l’elementare, sarà avviata la sperimentazione del metodo finlandese che ha tra i suoi capisaldi il potenziamento della lingua inglese, dell’italiano e della matematica, ma anche la riduzione dei compiti a casa, la compattazione dell’orario scolastico e la valutazione per competenze. Per la dirigente scolastica, Simona Ferretti, «innovare anche a scuola significa mettere in campo strategie in un’ottica di ricerca continua e interattiva con gli alunni», che il metodo finlandese garantisce con metodologie e modalità organizzative di apprendimento cooperativo, compiti di realtà, implementazione dei rapporti scuola famiglia e rafforzamento dei legami con il territorio e con le istanze culturali provenienti dallo stesso. Inserito nell’accordo di rete di scopo con capofila l’istituto comprensivo Della Rovere di Urbania (Pesaro Urbino), il metodo finlandese che sbarcherà nelle scuole di Ponte San Giovanni è destinato, secondo le insegnanti, «a elevare il livello culturale di tutto il territorio locale in cui verrà sperimentato, poiché si tratta prioritariamente della crescita umana e civile delle future generazioni»