La E45 all'altezza di Collestrada (foto F.Troccoli)

di D.B.

Una manifestazione di «sensibilizzazione, informazione e proposta», con l’obiettivo anche di trovare soluzioni alternative al Nodo di Perugia. A convocarla per il prossimo 18 aprile alle 16 (altri dettagli sull’organizzazione saranno comunicati nei prossimi giorni) sono i cittadini e i comitati che da tempo hanno deciso di far sentire la loro voce contro il cosiddetto Nodino, la variante di sette chilometri che, lungo la E45, dovrebbe collegare Collestrada a Madonna del Piano.

NODINO DI PERUGIA, TESEI CONVOCA IL CENTRODESTRA

Sciogliamo il Nodo Comitati e associazioni si sono ritrovati nel gruppo Faceboook «Sciogliamo il Nodo di Perugia», nato con l’obiettivo di «proporre soluzioni alternative (e sostenibili) al progetto stradale», una sorta di figlio minore del Nodo concepito ormai più di 20 anni fa e mai realizzato. «Oltre a non risolvere il problema del traffico pendolare in entrata su Perugia – spiegano i promotori del gruppo – il Nodino provoca forti danni all’ambiente e al paesaggio, al territorio e all’economia agrituristica locale. E dunque a tutte le comunità dei cittadini (non solo a quelle che vivono nelle aree del tracciato), dei comuni di Perugia, Torgiano e Corciano».

VIA A REDAZIONE PROGETTO, SERVONO 150 MILIONI

NODINO, IL NO DEI COMITATI

Fora A intervenire sul tema è anche il consigliere regionale Andrea Fora, che parla del Nodino come di un’opera «certamente utile, ma insufficiente e non risolutiva». «La discussione su un’opera così importante e strutturale per la nostra regione – aggiunge riferendosi alla riunione del centrodestra convocata da Tesei – che ne cambierà il volto per il futuro e per le prossime generazioni, non può risolversi in ‘accordi tra partiti’, ma deve coinvolgere necessariamente e in maniera completa la cittadinanza, i comitati di quartiere, le aziende, le categorie produttive».

NODINO, LA MAPPA DEL TRACCIATO

Soluzioni alternative «Noi – assicura il consigliere della minoranza – non siamo del ‘partito del no’, a prescindere o del ‘fatele ovunque le opere basta che non siano sotto casa mia’, quindi ben venga la realizzazione di una prima opera, seppure parziale, seppure non in grado risolvere i problemi strutturali della nostra regione. Segno che almeno, dopo venti anni di immobilismo, qualcosa si muove. Ma il progetto del ‘Nodino’ va assolutamente rivisitato». Fora sottolinea poi che «forse ancora più strategico» è il raddoppio della rampa tra la E45 e il Perugia-Bettolle.

Twitter @DanieleBovi

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