Saverio Verini

di Chiara Fabrizi

Saverio Verini, classe 1985, nato a Città di Castello, ha vinto la selezione per la direzione dei musei comunale di Spoleto. Gli atti relativi al termine della procedura non sono ancora stati pubblicati dal Comune, ma l’edizione umbra del quotidiano Il Messaggero ha dato conto dell’esito della procedura che, in base a quanto emerge, si sarebbe conclusa ormai da una settimana.

Saverio Verini direttore dei Musei di Spoleto Verini, che è il figlio del deputato umbro del Pd Walter, prende il posto che fino al febbraio scorso è stato di Marco Tonelli, che ha guidato dal 2019 in avanti la Galleria civica d’arte moderna di Palazzo Collicola, mentre prima di lui a definire l’offerta artistica del principale museo comunale era stato Gianluca Marziani. Ora la direzione è destinata a passare nelle mani di Verini, che però sarà il primo direttore di tutti i musei comunali di Spoleto: Casa Romana, chiesa dei Santi Stefano, Museo del tessuto e del costume, Museo di scienze del territorio e Museo delle miniere.

Chi è Artribune, con cui Verini collabora, lo considera «uno dei curatori più in gamba della sua generazione». Nel curriculum del trentottenne di Città di Castello si legge di un impegno al Macro di Roma dal 2011 al 2012, mentre dal 2013 al 2015 è stato assistente curatore alla marchigiana Fondazione Ermanno Casoli e dal 2017 si è occupato del coordinamento delle mostre della Fondazione Memmo di Roma. Ha collaborato con l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, l’American Academy in Rome, l’Istituto Polacco di Roma, il Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato, la Fondazione Pastificio Cerere, la Civitella Ranieri Foundation, il Festival Internazionale di Roma Fotografia e ha curato Straperetana in collaborazione con la galleria Monitor.

La battaglia della Lega Nelle ultime due settimane la selezione vinta da Verini è stata duramente contestata dalla sezione cittadina della Lega, perché dall’8 febbraio scorso, giorno in cui è terminato il contratto di Marco Tonelli, Palazzo Collicola è senza direttore. Il Carroccio, che sui social ha anche stigmatizzato la nomina del figlio di un deputato Pd, ha chiesto le dimissioni dell’assessore alla cultura, Danilo Chiodetti, che nell’ultimo consiglio comunale ha detto: «Non ho competenze per valutare i curricula».

Sindaco chiede verifica bis dei requisiti Di fronte al polverone che anche sui social si è scatenato a seguito della nomina di Verini, lunedì mattina il sindaco Andrea Sisti ha spiegato che «gli atti della procedura non sono disponibili perché, alla luce della grande attenzione registrata su questa selezione, ho chiesto agli uffici di procedere a una seconda verifica dei requisiti», dopo quella compiuta dalla commissione presieduta dal fisico e prof dell’Università di Perugia, Luca Gammaitoni, di cui in queste ore viene ricordata la candidatura nella liste del Pd alle regionali dell’Umbria del 2019, Luca Lo Pinto, direttore del Macro di Roma, e Rosaria Mencarelli, Soprintendente dell’Abruzzo.