Un elisoccorso

di Daniele Bovi

Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2023 l’Umbria avrà il proprio elisoccorso, senza dover più condividerlo con le Marche. Ad assicurarlo, mercoledì nel corso di una conferenza stampa in cui la giunta regionale ha fatto il punto su diversi temi che riguardano la sanità, è stato l’assessore Luca Coletto. «La base – ha aggiunto confermando quanto emerso nei mesi scorsi – sarà a Foligno e su questo abbiamo già l’autorizzazione di Enac. Con l’arrivo dell’elisoccorso ci sarà anche una complessiva rivisitazione di tutto il settore emergenza-urgenza». Per affidare il servizio occorrerà un bando che, spiega la giunta, sarà necessariamente pubblicato a breve dati i tempi forniti da Coletto.

VIDEO – COLETTO: «NON FARÒ IL SOTTOSEGRETARIO»

ELISOCCORSO, MERCATO DOMINATO DA UNA SOLA SOCIETÀ

Un lungo dibattito Dell’elisoccorso dedicato si parla ormai da molto tempo. Nell’estate 2020 in consiglio regionale ha approvato una mozione che chiedeva l’istituzione del servizio; poi, a inizio 2021, la giunta ha dato vita a un gruppo di lavoro che, in estate, sulla base di una serie di parametri ha individuato l’aeroporto di Foligno come sede più adeguata. Oltre a Foligno erano stati presi in considerazione l’aeroporto di Perugia e l’aviosuperficie di Terni. «Tali sedi – scriveva Palazzo Donini all’epoca – sono state escluse perché la dislocazione non risultava essere in una sede baricentrica, considerando anche altre variabili che possono incidere notevolmente sull’erogazione del servizio (condizioni orografiche, aeronautiche, metereologiche, logistiche, antropiche e così via)».

IL PROGETTO PER L’ELISOCCORSO DEDICATO

I DOCUMENTI: L’ACCORDO DEL 2014 E IL RINNOVO

Le cifre L’Umbria condivide il servizio con le Marche dal 2014, pagando un fisso di 1,2 milioni all’anno più un costo orario di 1.424,13 euro. Collocazione logistica, vento e nebbia in inverno e il fatto che il mezzo possa essere già impegnato in altri interventi sono alcune delle criticità sottolineate nel corso degli anni. Con l’elisoccorso dedicato la Regione spenderà di più, con l’obiettivo però di fornire un servizio migliore e di salvare più vite. Secondo l’analisi fatta dal gruppo di lavoro, per mezzi leggeri (come un Airbus H145) e 12 ore al giorno si va dai 170-180 mila euro al mese più 1.500-1.600 euro all’ora, che lievitano a 240-250 mila per l’H24. Per gli elicotteri medi (come un Augusta Westland 139) si va dai 220/230 mila euro al mese per il servizio diurno ai 290-300 mila per l’H24, più un costo orario che oscilla tra i duemila e i 2.200 euro all’ora. Questo mercato, come spiegato da tempo dall’Antitrust, è di fatto dominato da una società, quella Babcock che, secondo l’Autorità, si è aggiudicata l’80% degli appalti tra il 2011 e il 2017.

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.