Una veduta aerea di San Giustino

San Giustino si mobilita contro i taglia agli orari di apertura del Consultorio, «punto di riferimento per le famiglie del territorio», ha evidenziato sabato mattina l’amministrazione comunale.

Tagli al Consultorio di San Giustino L’Sos, però, era stato lanciato venerdì dai territoriali di Cgil, Cisl e Uil (Fabrizio Fratini, Antonello Paccavia e Sandro Belletti) e le rispettive sigle di pensionati, che hanno evidenziato come «la riduzione degli orari del Consultorio trasforma l’attività su appuntamento senza sapere nemmeno se la scelta è temporanea, definitiva o addirittura un ulteriore passo verso la chiusura». I tagli al Consultorio di San Giustino, inoltre, sono stati definiti, evidenziano tanto i sindacati quanto la giunta comunale, «senza nessun confronto, svilendo un servizio fondamentale per la comunità che con grandissimi sforzi le operatrici e gli operatori della Usl hanno sempre garantito».

Parte la mobilitazione In questo senso, l’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Fratini considera i tagli «una conferma dell’impostazione della giunta regionale di depotenziare il sistema sanitario pubblico» e «ancora una volta – è scritto in una nota della giunta comunale – a essere colpita è la donna e i suoi diritti, a partire dalla sua salute e dalle scelte consapevoli rispetto alla maternità». Cgil, Cisl e Uil hanno hanno annunciato iniziative di sensibilizzazione e mobilitazione e l’amministrazione comunale si è detta pronta ad appoggiarle e pure a «compiere tutte le azioni utili per evitare ulteriori depotenziamenti dei servizi sul territorio».

Bori Sui tagli al Consultorio è intervenuto anche il consigliere regionale Tommaso Bori (Pd), che è anche vicepresidente della commissione sanità. Lui ha annunciato «una lettera alla presidente della commissione Sanità, affinché il caso possa essere analizzato nella prima seduta utile dell’organismo del consiglio regionale».

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