Il ministro Galletti

di D.B.

Un richiamo alla «solidarietà nazionale», affinché le Regioni, in questo caso quelle del Nord, «accettino i rifiuti di altre zone». A farlo, venerdì dalle colonne di Avvenire, è il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti. Intervistato dal quotidiano cattolico il responsabile del dicastero sostiene che «Regioni virtuose hanno costruito termovalorizzatori che in prospettiva lavoreranno poco. Accettino i rifiuti di altre zone: se restano senza c’è solo perdita. E poi i dati scientifici sono chiari: non c’è pericolo per la salute». «Non stravedo per i termovalorizzatori – aggiunge Galletti – ma non posso più tollerare le discariche e i rifiuti per le strade. Ognuno in casa sua decide quello che vuole, ma su questo serve visione nazionale e soprattutto solidarietà nazionale. La questione rifiuti non può essere tema elettorale. Vale per tutti. Anche per i governatori del Nord».

Più rifiuti? Della possibilità che in Umbria arrivino migliaia di tonnellate di rifiuti dal Lazio si era parlato nei giorni scorsi nell’ambito della riaccensione dell’ex Printer di Terni. Una possibilità, quella dell’arrivo di nuovi rifiuti, sulla quale la Regione si è espressa in modo netto, spiegando che non è stato e non sarà autorizzato alcun arrivo. Sul calendario vanno segnato due date, quelle del primo e del 4 settembre. Sul tavolo della Conferenza dei servizi convocata dalla Provincia di Terni finirà in prima battuta la nuova istanza di Autorizzazione integrata ambientale (Aia) presentata da Acea in cui, tra le altre, si chiede di poter bruciare 30 mila tonnellate in più di frazione secca dei rifiuti solidi urbani, mentre il 4 settembre all’ordine del giorno c’è il rilascio dell’Aia per l’impianto ex Printer presentata dalla Tozzi holding e su cui il Comune di Terni nei giorni scorsi ha già annunciato parere negativo. Due giornate in cui il comitato «No inceneritori» ha altrettanti presidi sotto il palazzo della Provincia.

Richiamo alle regioni Tornando all’intervista a Galletti pubblicata venerdì, il ministro ha richiamato le regioni anche su un altro aspetto, quello delle procedure di infrazioni aperte dall’Ue in materia di rifiuti, nessuna delle quali al momento riguarda l’Umbria (l’ultima fu nel 2012 a proposito di una vecchia discarica abusiva a Gualdo Tadino): «Mettetevi in regola e fatelo in fretta, perché se arriveranno nuove multe le pagherete voi. Ho il dovere di essere chiaro fino in fondo con le Regioni: lo Stato è assolutamente determinato a farsi restituire ogni euro che tira fuori perché i cittadini non possono più pagare per colpe che non hanno. L’Italia paga – dice ancora Galletti che pensa anche a un commissario speciale sui rifiuti in caso di inadempienze -, ma poi si rivale sui responsabili addebitando le multe Ue sul conto di quella Regione che non ha fatto quello che doveva fare».

RACCOLTA DIFFERENZIATA, I DATI COMUNE PER COMUNE

Nuovo termovalorizzatore Nel giro di qualche settimana poi si aprirà anche un’altra partita, ovvero quella che riguarda la costruzione di dodici nuovi termovalorizzatori in tutta la penisola, uno dei quali in Umbria così come previsto da una prima bozza del decreto legislativo che attua una delle previsioni del cosiddetto Sblocca Italia. E anche su questo punto la Regione promette battaglia: «Non faremo i passacarte. Faremo valere i nostri argomenti – ha spiegato giorni fa l’assessore all’Ambiente Fernanda Cecchini – che sono quelli scritti nel Piano regionale dei rifiuti». Un documento che non prevede la costruzione di nuovi impianti bensì, per chiudere il ciclo, la produzione di Css da spedire fuori regione.

Twitter @DanieleBovi

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