Sono stati gli gli studenti di Link e Unione degli studenti Perugia ad affiggere striscioni e locandine sui cancelli e i portoni degli spazi abbandonati o in disuso della città di Perugia. Cinema Lilli, mercato coperto, Onaosi, ex palazzine di Ponte San Giovanni e altri ancora gli stabili su cui i sindacati degli studenti chiedono una visione che includa i giovani.
Luoghi di aggregazione Alice Spilla, coordinatrice di Una Regione per restare, spiega che «parte dei motivi per cui i giovani fuggono dalla nostra città finita l’esperienza universitaria consiste esattamente nella mancanza di spazi di ritrovo al di fuori dei luoghi di consumo». Secondo il collettivo sarebbe evidente la carenza di «spazi di studio e aggregazione giovanili accessibili, specialmente con l’arrivo del freddo l’unico posto che rimane sono i locali».
Onaosi e Ponte San Giovanni In merito all’esistenza di svariati e importanti immobili abbandonati nella città, Nicola Cardinali, coordinatore di Link, indica le opportunità di rigenerazione urbana e di soluzione della crisi abitativa degli studenti: «Stabili come quello dell’Onaosi o le ex palazzine di Ponte San Giovanni sono dei plessi importanti in cui è possibile realizzare un modello di prossimità». In merito all’Onaosi Link aveva già espresso il suo favore alla proposta di riconversione lanciata dall’Università per Stranieri, aveva invece proposto una «revisione» del progetto del Comune che destinerebbe le ex palazzine di Ponte San Giovanni a polo commerciale.
Studenti medi «Drammatica, invece, la situazione per gli studenti delle scuole superiori; mentre gli universitari, con l’app smartphone dell’Unipg, possono accedere ad alcune aule studio a loro riservate, agli studenti di licei ed istituti secondari sono rimasti o i bar o le sporadiche biblioteche comunali. L’assenza di spazi in questa città sembra incoraggiare i giovani a rinchiudersi in casa e andarsene una volta finiti gli studi», questo quanto riferisce Margherita Boniotti, coordinatrice dell’Uds Perugia. Il 17 novembre le organizzazioni studentesche scenderanno in piazza per poi unirsi al presidio per lo sciopero generale dei lavoratori.