Sono stati inaugurati dal premier albanese Edi Rama i nuovi servizi chirurgici dell’ospedale universitario ‘Madre Teresa’ di Tirana, realizzati nell’ambito dell’intesa per la cooperazione e la collaborazione tra Regione Umbria e Repubblica di Albania. I lavori – riporta una nota della Regione – erano stati appaltati a dicembre 2015, un anno dopo la firma del ‘Memorandum’ d’intesa apposta a Tirana dalla presidente Catiuscia Marini e dal ministro albanese della Sanità, Ilir Beqaj, e sono stati eseguiti da tre società italiane (di cui due umbre) e una locale, raggruppate sotto il nome ‘Saniservice Shpk’.

Il progetto È la prima tappa di una concessione decennale che riguarda i servizi di sterilizzazione, manutenzione e fornitura dello strumentario chirurgico, gestione della sterilizzazione di materiali riutilizzabili, forniture di materiale monouso, gestione dei rifiuti ospedalieri, disinfezione delle sale operatorie. Una gamma di servizi che sarà attuata – continua la nota – nei prossimi 18 mesi in tutti gli ospedali statali e regionali albanesi. Soddisfazione per il raggiungimento di questo primo significativo risultato del progetto è stata espressa dalla presidente Catiuscia Marini. «Coerentemente ai nuovi indirizzi del nostro ministero degli Esteri – ha detto – i progetti di cooperazione allo sviluppo devono sempre più essere in relazione con l’internazionalizzazione delle imprese. In questo caso, le capacità dell’imprenditorialità umbra hanno trovato un terreno fertile nel clima di reciproca amicizia, stima e collaborazione istituzionale esistente fra Umbria e Albania, dove sono in corso altre nostre azioni di cooperazione in campo sanitario, agricolo e formativo».

Il premier albanese «Una vera rivoluzione – ha detto durante la cerimonia di inaugurazione il primo ministro albanese Edi Rama – che mette a disposizione dell’Albania l’eccellenza italiana e quella tedesca in campo sanitario, allineando l’Albania agli standard europei e creando cento nuovi posti di lavoro». Oltre al premier Rama, alla cerimonia erano presenti anche il ministro della Sanità, Ilir Beqai e il suo vice, Klodian Rjepaj, l’Ambasciatore italiano a Tirana, Alberto Cutillo, la direttrice del ‘Madre Teresa’, il rettore dell’Università di Tirana, rappresentanti delle ditte appaltatrici, della Regione Umbria (i dirigenti Mauro Pianesi e Franco Billi), del personale scientifico ospedaliero.

I numeri dell’operazione Il progetto ha un budget di 14 milioni di euro e prevede la realizzazione di una centrale di sterilizzazione e 17 subcentrali in tutto il Paese, per oltre 50.000 interventi chirurgici effettuati da 555 chirurghi nelle 153 sale operatorie dei 40 ospedali albanesi, la fornitura di 3.000 set personalizzati di strumenti chirurgici, 6.000 modelli di strumentario chirurgico, 71 tipi di set, 96.000 strumenti di chirurgia generale e specialistica. Le ditte umbre protagoniste del progetto sono la Tecnosanimed Srl di Pierantonio (Umbertide) e la U. Jet Srl di Bastia Umbra. Gli altri 2 partner sono la Servizi Italia Spa di Parma e la Invesital Llc (Kosovo). I nuovi ferri chirurgici adottati sono prodotti dalla Kls Martin group di Mühlheim.

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