di Chia.Fa.
Anche per la Soprintendenza per i beni archeologici dell’Umbria il 2011 non è stato affatto semplice. Tra tagli e una necessaria opera di risanamento finanziario l’anno concluso ha già richiesto notevoli sacrifici. Ma anche per quest’ente il peggio deve ancora arrivare. Insomma, anche se la cinghia è già stata stretta, c’è da stare certi che nei prossimi 12 mesi il soprintendente Mario Pagano per tenere dritta la barra dovrà fare non poche capriole.
Poche risorse: «Sos privati» Ed è per questo che è stato lanciato un vero e proprio sos all’indirizzo dei privati del territorio chiamati, dove possibile, a sostenere economicamente il lavoro della Soprintendenza. Del resto, nonostante le difficoltà del momento, la partnership mista è già stata sperimentata, assicurando l’attivazione di progetti di sicura valenza. Come per l’appunto il restauro dell’arco etrusco di Perugia, il cui recupero è stato sponsorizzato dall’imprenditore Brunello Cucinelli. Un’operazione che ha permesso all’ente pubblico di realizzare un intervento che, diversamente, sarebbe stato difficile avviare.
Un 2011 comunque positivo Al di là della sofferenza causata dalla penurie di risorse, di risultati quest’anno l’ente ne ha portati a casa diversi. A cominciare dagli scavi di Ellera che hanno permesso di recuperare materiali paleontologici rilevanti con l’identificazione di una fauna, perfino ippopotami, risalente al Pleistocene inferiore, circa due milioni di anni fa. Altri reperti significativi sono arrivati dagli scavi di Assisi, Norcia, Spoleto, Todi, alcuni dei quali resi possibili grazie ad un’azione di «archeologia preventiva».
Bene anche i musei Sul fronte della valorizzazione sono sicuramente degne di nota le aperture dei due musei, attesi da tempo, di Colfiorito (Foligno) e Pietrafitta (Piegaro) frutto di varie collaborazioni istituzionali. Non sono mancate neanche le mostre in diverse cittadine dell’Umbria, come quella ospitata fino all’8 gennaio a palazzo dei Consoli a Gubbio e al Museo archeologico nazionale dell’Umbria su «Lingua e scrittura degli antichi umbri». Nata dalla collaborazione con l’Università degli studi di Perugia, la mostra ha raccolto, per la prima volta, quasi tutti i testi normalmente disponibili in diversi musei della regione ed in altre istituzioni nazionali ed estere.
Per il 2012 Ma lo sguardo e l’azione è già tutta orientata alla realizzazione di nuove e ambiziose esposizioni. Come quella sulla numismatica e i gioielli, annunciata giovedì mattina in conferenza stampa dal soprintendente Mario Pagano e attesa per il mese di aprile nei locali del Museo archeologico. Sul punto Pagano ha anche sottolineato la necessità di individuare, magari proprio lungo corso Cavour, spazi utili ad ospitare gli uffici amministrativi dell’ente. Una proposta che permetterebbe di disporre di maggiori spazi da dedicare alle esposizioni.
In arrivo un Telamone da villa Adriana Infine, tra i nuovi allestimenti del Museo archeologico troverà posto anche una grande e pregevole statua di epoca romana. Si tratterebbe di un Telamone, vale a dire una scultura maschile a tutto tondo o a rilievo, custodito nei magazzini e sconosciuto al pubblico. L’opera, di elegante fattura, potrebbe provenire dalla suggestiva Villa Adriana (Tivoli).