scuola infanzia civitella benazzone
La scuola di Civitella Benazzone

di Daniele Bovi

Due proposte in tutto, delle quali una con tutta probabilità è quella dell’attuale gestore. Sono scaduti lunedì alle 13.30 i termini per la presentazione, a Palazzo dei Priori, delle offerte per l’affidamento del «servizio di refezione scolastica e fornitura pasti adulti in condizione di disagio e a domicilio per adulti e ultra65enni e servizi accessori». Le buste verranno aperte martedì negli uffici comunali. Il nuovo bando del Comune di Perugia è l’atto finale di una battaglia che ha visto su fronti opposti l’Amministrazione e i genitori, che a lungo hanno protestato contro l’esternalizzazione e che hanno ottenuto questa nuova gara una volta scaduto l’affidamento al raggruppamento di imprese capeggiato da All foods; un esito non scontato dato che il Comune avrebbe potuto procedere con un rinnovo. Complessivamente si parla di 12 milioni di euro dal 1 aprile di quest’anno al 31 agosto del 2020, con facoltà di rinnovo per un triennio.

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Mense Un elemento importante riguarda il maggiore coinvolgimento dei comitati mensa guidati dai genitori nel monitoraggio a tutto tondo del servizio. Uno dei punti più dibattuti nei mesi scorsi è stato quello dell’acqua: il nuovo capitolato prevede che ai bambini sarà data quella del rubinetto, in brocche di vetro, con controlli quattro volte l’anno. E a proposito di controlli, il Comune dalla sua si impegna a dare vita a breve alla Carta dei servizi che, oltre a disciplinare la formazione dei comitati, punta a un rafforzamento del «rapporto di fiducia con gli utenti» e al rispetto di «alcuni principi generali, che sono riferimento imprescindibile nell’erogazione dei servizi pubblici». Previsto un calendario dei controlli a cadenza settimanale, con possibilità di scegliere il luogo da visitare anche il giorno stesso; in più sono previsti anche possibili controlli a sorpresa effettuati da Comune e al massimo due genitori.

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Il caso di Civitella Altro fronte caldo per l’amministrazione è quello della materna della piccola frazione di Civitella Benazzone, frequentata da 23 piccoli alunni, che il Comune ha deciso di chiudere in vista di un trasferimento a Ramazzano, a 5,5 km. Lunedì, in un comunicato inviato ai giornali e firmato «i genitori», viene ricostruita la vicenda ricordando in primis che dello spostamento si parla da tempo, ma che nessuna amministrazione comunale lo ha portato a termine. «Tutto – scrivono – ha inizio già dai primi giorni di scuola, quando la dirigente professoressa Nadia Riccini in una delle riunioni fa presente di aver chiesto al comune il trasferimento sia per esigenze didattiche che strutturali, in quanto la scala che porta al piano primo, non è sicura e troppo stretta. Poi con gli eventi sismici di fine ottobre, anche se il comune ha dichiarato la piena agibilità dei locali, la professoressa Riccini consigliava alle maestre di non portare al piano primo i bambini perché in caso di evacuazione l’uscita sarebbe stata difficoltosa. Quindi ad oggi i 23 bimbi sono costretti a stare in 30 mq circa, non perché il piano primo non è agibile». Poi arriva l’incontro con Waguè il 15 dicembre, in cui l’assessore conferma il quadro della situazione, e quello con il sindaco del 5 gennaio al quale «visto lo scarso preavviso», un solo giorno, hanno potuto partecipare solo due genitori. «Da quanto sappiamo – scrivono – è emerso che eventuali decisioni sarebbero state comunicate successivamente».

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I genitori Poi ci sono i tempi: «Dal sito dell’istituto comprensivo – conclude la nota – apprendiamo che le iscrizioni per la scuola sono sospese fino a sabato 21 gennaio così come l’open day prima fissato per il 17 gennaio. Il giorno 23 gennaio un foglio affisso alla porta della scuola ci portava a conoscenza che l’open day era fissato per il giorno 26 gennaio, presso la nuova sede nei locali di Ramazzano. Lo stesso giorno veniamo a sapere che ancora la giunta non aveva esaminato la proposta e quindi deliberato un parere. Come mai allora scrivere del trasferimento prima che l’amministrazione comunale avesse discusso la questione? Quindi è solo un accordo politico?». La delibera di giunta è stata approvata mercoledì 16 gennaio ma deve ancora essere pubblicata (tra approvazione e pubblicazione sono previsti alcuni giorni) e in essa si ricordano le tappe della vicenda, in particolare la lettera della dirigente scolastica datata 14 settembre 2016, con la quale si chiede lo spostamento a Ramazzano vista la possibilità di avere, qui, spazi maggiori e ristrutturati da poco. Attualmente poi, ricorda sempre la dirigente, dei 23 bambini solo 2 provengono da Civitella mentre gli altri da zone limitrofe. Tra le condizioni poste dai genitori anche la possibilità di mantenere la classe di Civitella unita, e con essa la storica bidella; in più è stato chiesto di fare il trasferimento con l’inizio del nuovo anno scolastico. Tutte richieste, spiegano da Palazzo dei Priori, accolte.

Twitter @DanieleBovi

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