Controlli in centro storico (foto archivio)

di Daniele Bovi

Ci sono ristoranti, bar, pizzerie, pub, ma non solo. Sono già oltre 50 le firme in calce a una lettera di protesta, indirizzata al sindaco di Perugia Andrea Romizi, all’assessore alla Sicurezza Luca Merli e al questore Antonio Sbordone, con la quale viene chiesto di ritirare l’ordinanza che, ormai da una settimana, è al centro delle polemiche e delle proteste del mondo del commercio. Con l’ultimo provvedimento il Comune ha vietato, ogni venerdì e sabato fino al 3 luglio, di vendere alcol a partire dalle 23 e di consumarlo all’aperto; un’ordinanza fortemente contestata e che, tra sabato e domenica, non ha certo fermato i molti (specialmente giovanissimi) che hanno deciso di bere negli angoli e nelle vie meno battute del centro, tanto che il Comune ha promesso di rafforzare i controlli nel prossimo fine settimana.

COSA STABILISCE LA NUOVA ORDINANZA

La lettera L’iniziativa è partita da Andreas Joseph Corazza, proprietario del Dempsey di piazza Danti che, in poche ore, ha raccolto decine di firme. Con la lettera viene anche chiesto un incontro al sindaco, «pubblico o privato», per trovare «delle concrete soluzioni alle problematiche sottese all’ordinanza». Nelle due pagine i commercianti delle diverse aree del centro criticano i nuovi divieti, giudicati inefficaci nel prevenire quei «riprovevoli fatti denunciati» che «danneggiano per primi gli esercenti stessi», e sottolineano che i ragazzi, anche minorenni, comprano l’alcol in supermercati e minimarket, dove costa meno, per poi consumarlo più tardi. «In netto calo rispetto al passato» viene definito poi il fenomeno degli «shottini»: gli esercenti sostengono, pur nutrendo molti dubbi dato che «non appare questo il problema», che potrebbero essere fissati dei prezzi e delle quantità minime, e chiedono che vengano sanzionati coloro che non rispettano le regole, senza danneggiare tutti in modo indiscriminato.

I GESTORI: «UN PROVVEDIMENTO FUORI DALLA REALTÀ»

Le proposte I firmatari inoltre, «in un’ottica di leale collaborazione» formulano una serie di proposte riguardo a sicurezza e pulizia. In primis si dicono pronti a contribuire alle spese per la vigilanza privata e per la pulizia di vie e piazze, da ottenere anche aumentando il numero dei contenitori dei rifiuti e dei bagni pubblici, «ma questo potrà essere sostenibile e realistico solo se verrà permesso agli esercenti di lavorare rimuovendo tutte le restrizioni». L’invito rivolto a tutti i commercianti, residenti e istituzioni è quello di lavorare insieme per trovare altre soluzioni che non siano solo quelle delle misure restrittive: «L’area del centro storico – scrivono – è relativamente piccola e il tessuto sociale poco complesso, il che dovrebbe incoraggiare tutti quanti a collaborare».

Il centrosinistra A criticare l’ordinanza sono anche i gruppi del centrosinistra in consiglio comunale e il capogruppo dem in quello regionale Tommaso Bori: «La destra – dicono – non conosce altra strada che le politiche repressive, che si sono rivelate inutili se non dannose. Non è accettabile che le uniche azioni attuate dalla giunta comunale siano quelle proibizioniste e paternalistiche». Nell’elenco delle carenze i consiglieri mettono una non sufficiente incentivazione delle iniziative sul tema delle dipendenze nelle scuole, pochi investimenti nella rigenerazione di luoghi abbandonati e la mancata adozione, rispetto ad altre città, di iniziative come la patente a punti per gli esercenti, la cauzione per i contenitori da asporto, gli steward cofinanziati e così via. Il centrosinistra chiede dunque «un cambio di passo e di mentalità» e un coinvolgimento degli esercenti «nel tentativo di elaborare scelte comuni o protocolli».

Molteni Giovedì, intanto, sarà in Umbria il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni. L’esponente leghista parteciperà alle 9.15, a Perugia, alla riunione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, mentre alle 14.45 visiterà il commissariato di polizia ad Assisi e alle 17.30 sarà a Terni per un incontro in prefettura con istituzioni e forze dell’ordine (dopo le riunioni a Perugia e Terni sono in programma anche delle conferenze stampa): «La visita – dice Molteni in una nota – sarà l’occasione di esprimere la mia vicinanza, quella del ministero dell’Interno e del Governo agli uomini e le donne in uniforme impegnati quotidianamente in prima linea per la sicurezza dei cittadini e per la tenuta sociale del Paese». «Rinnoveremo inoltre – aggiunge – il ‘Patto per Perugia sicura’ che ha l’obiettivo di aumentare la sicurezza sul territorio».

Twitter @DanieleBovi

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