Più di 40 famiglie adottive di Perugia, insieme ai loro figli tra 0 e 16 anni, si sono ritrovate per la ‘Festa delle famiglie adottive 2016’.

L’appuntamento La seconda festa delle famiglie adottive si è tenuta a Collestrada, partendo da una tavola rotonda intitolata ‘Essere genitori, essere figli’ che ha visto un dialogo tra genitori adottivi ed esperti, che hanno esplorato i temi dell’identità e della genitorialità nell’adozione sia nazionale che internazionale. «Le famiglie adottive – si legge nella nota – non hanno espresso la volontà di distinguersi o essere considerati speciali, ma il bisogno di incontrarsi, conoscersi, ascoltare, confrontarsi e condividere la propria esperienza». Ha aperto l’evento Edi Cicchi, assessore alla famiglia del Comune di Perugia e coordinatore della consulta Anci sul sociale, che ha condiviso la sua soddisfazione nel vedere una rete di famiglie in cammino e nel ribadire l’importanza, anche per le istituzioni, del fatto che le famiglie «stiano insieme» e che ci sia un dialogo continuo tra queste e il servizio pubblico. E’ stato evidenziato come nel caso del Servizio adozioni di Perugia, che opera per il territorio di ben 24 comuni delle Zone sociali di Perugia, Lago Trasimeno, Assisi-Bastia, Todi-Marsciano, il dialogo con le famiglie sia continuativo e fruttuoso, caratterizzato da fiducia e collaborazione.

I particolari Alla tavola rotonda hanno partecipato le assistenti sociali Sepicacchi e Gosti del servizio Adozioni di Perugia, che hanno posto l’attenzione sulla interculturalità come un viaggio bidirezionale, che vede modificarsi contemporaneamente le identità del figlio che entra e della famiglia che lo accoglie in un delicato equilibrio che non può ignorare le differenze, ma neanche enfatizzarle. Avere famiglie inter-culturali è importante in una società che diviene sempre più multi-culturale. A seguire ha condiviso la sua toccante esperienza la famiglia Di Sisto, parlando della propria storia caratterizzata da adozione nazionale, internazionale, affido e genitorialità biologica, una storia in cui la ricerca dell’identità assume sfumature e apre domande diverse per ciascuno dei figli. La riflessione è proseguita con il duplice intervento di Papa Maria Luisa, psicoterapeuta e psicanalista, dirigente sanitario dell’Asl1, impegnata nel Servizio adozioni e di Benedetti Mauro, psicoterapeuta e psicanalista, che hanno portato la riflessione sul tema della genitorialità. E’ emersa l’importanza del «diventare» genitori attraverso la continua scoperta ed accettazione del proprio limite, l’accoglienza della diversità del figlio rispetto al proprio ideale, un costante percorso di crescita. Vista la ricca partecipazione e l’esito positivo dell’evento, la rete delle famiglie adottive si è già data appuntamento per il gennaio 2017. Nel frattempo le famiglie intendono continuare a trovare occasioni di confronto e di sostegno reciproco, organizzando altri eventi. Per informazioni è possibile scrivere a noi.gentili@gmail.com