Il consiglio comunale

di D.B.

L’atto della giunta, dopo lo scivolone dei giorni scorsi da parte della maggioranza di centrodestra, passa ma sugli impianti sportivi è ancora battaglia dura con le opposizioni. Venerdì nella seduta congiunta di Prima, Seconda e Quarta commissione è stato dato il via libera alla preconsiliare con cui palazzo dei Priori fa il primo passo per riprendere in mano la gestione del Palaevangelisti, del Santa Giuliana e del palazzetto di via Pellini. Una virata a 180 gradi dato che qualche mese prima l’esecutivo aveva bandito una gara vinta da quella Kronogest che, da lì a breve, prima di alzare bandiera bianca, è stata al centro della cronaca cittadina per via delle polemiche e del braccio di ferro con la Sir volley di Gino Sirci.

L’atto In primis la preconsiliare prende atto della relazione degli uffici, commissionata dalla giunta, con cui i dirigenti danno l’ok alla gestione diretta, tramite la quale centrare due obiettivi: risparmio economico e, viste le polemiche sopra citate, «un proficuo rapporto diretto e non mediato con tutti i soggetti utilizzatori delle medesime strutture». Per la gestione diretta però serve una modifica al regolamento sulle modalità di affidamento degli impianti che, «Curi» a parte, ne prevede una sola, ovvero la concessione a terzi attraverso una gara. Con il nuovo testo allegato alla preconsiliare invece si dà la possibilità al Comune di gestire gli impianti in via diretta. Modalità, quest’ultima, che impone una serie di variazioni (in entrata e in uscita) al bilancio di previsione 2016/2018 approvato nei mesi scorsi e che dunque fanno parte del documento. Un atto del quale il segretario generale dell’ente, interrogato venerdì sul punto, ha ribadito la legittimità. Quanto ai lavoratori, per i quali proprio venerdì la Cgil ha chiesto chiarezza, nella relazione degli uffici si parla della disponibilità da parte della coop Servizi associati di farsene carico per tutti quei lavori che non possono essere fatti direttamente dal personale comunale.

RISPARMI E POSSIBILE CAMBIO DI NOME: COSA PREVEDE L’ATTO DELLA GIUNTA

Scontro La battaglia in commissione è iniziata subito, quando il Pd e il M5S hanno chiesto lo ‘spacchettamento’ dell’atto vista la complessità, permettendo così alle varie commissioni di discutere sui singoli punti. La mozione d’ordine messa sul tavolo da Bistocchi (Pd) però, è stata bocciata. A quel punto è stato l’assessore allo Sport Emanuele Prisco a entrare nel merito spiegando i punti dell’atto e parlando di «un cambio epocale». L’opposizione ha però parlato di arroganza Borghesi e M5S Rosetti hanno chiesto chiarimenti e sollevato perplessità sulle modalità di revoca del contratto con Kronogest (il Comune farà leva sulla possibilità della rescissione unilaterale motivata da interessi pubblici), sulla comunicazione con cui quest’ultima ha deciso settimane fa di rimettersi alla volontà dell’Amministrazione e sulle questioni di interesse pubblico che giustificherebbero la rescissione. «Mi sembra demagogico – ha detto la capogruppo del M5S Rosetti – dire che la motivazione sia il risparmio e vorrei sapere se si sta invece facendo tutto questo per andare incontro a un privato che ha difficoltà ad affrontare la sostenibilità finanziaria della gestione, esponendo l’ente a un potenziale rischio».

LA VICENDA KRONOGEST

Il dibattito Nessuna difficoltà e nessun rischio, ha ribattuto Prisco al quale ha poi fatto eco Camicia che parla di «giornata importante: grazie alla sinistra, i tre impianti erano ormai diventati solo fonte di guadagno di alcuni soggetti. La gestione diretta da parte del Comune dei tre impianti sportivi, era stata una nostra battaglia dal lontano 1999, oggi finalmente quel sogno si è realizzato, nonostante la pressante resistenza da parte della sinistra, che mettendo in campo un’opposizione disorganizzata e impreparata, ha mostrato ancora una volta che gli interessi della città a loro non rientra nella loro cultura». E lunedì, promettono, quando l’atto arriverà in consiglio per l’ok definitivo, la maggioranza sarà unita. La tensione in commissione è tornata a salire alla fine, con una mozione d’ordine di Pastorelli (FdI) con cui si chiedeva subito di votare l’atto, senza ulteriori interventi dei consiglieri (che possono farlo due volte). Mozione considerata però illegittima e finita ko come le altre delle opposizioni con cui si chiedeva di rinviare la discussione per acquisire tutta la documentazione e ascoltare Kronogest.

Via dall’aula Al momento del voto Pd, Psi e M5S hanno abbandonato l’aula in segno di protesta, promettendo battaglia per lunedì. Il Pd parla di «venerdì di passione» per la maggioranza e di un Prisco che «ha glissato sulle domande fondamentali»: «Si è cercato in tutti i modi – scrivono – di strozzare il dibattitto su un atto che stravolge l’intera struttura gestionale degli impianti sportivo del Comune di Perugia. Con una manovra arrogante e lesiva delle istituzioni e della democrazia la Consigliera Comunale di Fratelli d’Italia Clara Pastorelli ha addirittura proposto una mozione per non discutere l’atto, impedire gli interventi e le richieste di chiarimenti già prenotate e votarlo immediatamente, impedendo la legittima discussione e il giusto approfondimento della questione. Anche oggi, quindi, si è assistito all’ennesimo circo, con i consiglieri di maggioranza che, assolutamente impreparati sull’argomento, pur di fare presto e votare, hanno tentato di tutto».

Arroganti «Arroganza e inadeguatezza» sono gli aggettivi che usa invece Cristina Rosetti: «Perché – chiede – un soggetto economico che ha vinto una gara importante, a pochi mesi dall’affidamento, per asserite difficoltà nei rapporti con i soggetti fruitori degli impianti, insite nella tipologia di attività, dovrebbe rinunciare alla gestione? E perché non è la Kronogest a rinunciare, ma l’Amministrazione a costruire la strada dell’uscita del privato, utilizzando la clausola dell’interesse pubblico, che per il M5S non sta in piedi e che certamente non è sopravvenuto? Tutte domande alle quali l’assessore Prisco non ha di fatto risposto. Se l’atto verrà approvato in Consiglio, lo porteremo immediatamente in Commissione controllo e garanzia e faremo tutti gli esposti del caso».

Twitter @DanieleBovi

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