di Gabriella Mecuccihanno collaborato Stefania Supino e Vincenzo Diocleziano di U24

Adesso i palestinesi che stanno a Perugia si contano a decine, ma un tempo ce ne sono passati migliaia e migliaia. Si iscrivevano tutti all’Università degli Stranieri e poi andavano negli atenei di mezza Italia. In città vivevano alcuni leader, fiorivano le loro associazioni che qui svolgevano i congressi nazionali, erano “amici” dei partiti di sinistra e dei gruppi extraparlamentari, ma anche di parti importanti della Dc.

E soprattutto dei francescani di Assisi. Tantochè Arafat andò nel 1990 a pregare sulla tomba di San Francesco e fece poi un bagno di folla alla Sala dei Notari. La marcia della pace ebbe verso i palestinesi un eccesso di benevolenza, un’adesione talora acritica sulla quale Capitini non sarebbe stato d’accordo. Continua a leggere

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