Un tratto della rampa

di Dan.Bo.

Serviranno almeno due anni di lavori per realizzare il raddoppio delle rampe che collegano, a Ponte San Giovanni, il raccordo Perugia-Bettolle alla E45. Il tutto mentre ancora c’è incertezza a proposito della reale entità delle risorse a disposizione. Anche di questo si è discusso nella prima riunione della conferenza dei servizi preliminare, indetta dalla Regione su istanza di Anas. Un’opera fondamentale, come sanno le migliaia di persone che ogni giorno utilizzano le rampe, e fortemente voluta dall’amministrazione comunale.

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Il raddoppio L’obiettivo è quello di arrivare a una progettazione condivisa. Il Comune in più occasioni ha chiesto che durante i lavori andrà comunque tenuto aperto lo svincolo di via Adriatica e Anas, mesi fa, ha spiegato che era al lavoro per trovare una soluzione. Complessivamente delle tre soluzioni studiate da Anas è stata selezionata quella ritenuta «più performante», che prevede il potenziamento a due corsie delle rampe da Ponte San Giovanni a Perugia/Roma e viceversa, oltre a una «riconfigurazione complessiva dello svincolo e all’eliminazione di manovre di scambio».

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Fasi e risorse Dodici le fasi costruttive previste «studiate appositamente nel numero e nella tipologia – spiega la Regione in una nota – in relazione alle condizioni e alla mobilità di area vasta, e finalizzate proprio a minimizzare i disagi alla circolazione, valutando anche opportune deviazioni, viabilità provvisorie o alternative e lavorazioni notturne». Prevista anche collocazione delle barriere antirumore fotovoltaiche, appositamente richieste dalla Regione, che forniranno energia rinnovabile (per un progetto ancora da definire). Il nodo rimane quello delle risorse. A fine febbraio infatti era emerso che, complice l’impennata dei prezzi delle materie prime, i costi sono lievitati da circa 34 a 50 milioni di euro; soldi che vanno trovati. Secondo le previsioni della Regione, il cantiere potrebbe partire nella primavera del prossimo anno.

Le gallerie Tra gli obiettivi poi c’è quello della messa in sicurezza delle ultime due gallerie del Perugia-Bettolle non rinnovate negli ultimi anni, la «Madonna Alta» e la «Pallotta». Come emerso a febbraio, Anas sta studiando una soluzione che permetterà di lavorare solo di notte, quando il traffico sarà deviato sulla viabilità ordinaria. Questo sarà possibile grazie all’«inserimento graduale di prefabbricati che seguono la curva delle gallerie e il posizionamento di teli impermeabili». In questo caso Anas conta di terminare la progettazione nel corso del primo semestre e di far partire il cantiere nel 2023, partendo dalle due canne della «Pallotta».

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