«L’umanità sta andando verso il baratro. Dio che ha fatto di tutti gli uomini una sola famiglia, piange sulle sciagure dei propri figli. Dopo le atroci guerre e persecuzioni del secolo scorso, stiamo nuovamente vivendo una stagione di gravi conflitti e siamo arrivati ad un punto molto critico per l’umanità». È molto forte il monito del cardinale Gualtiero Bassetti, che con la Domenica delle Palme, apre la Settimana Santa. A Perugia questa celebrazione ha inizio davanti all’arcivescovado con il rito della benedizione dei ramoscelli d’ulivo e la processione, in ricordo dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme, per poi proseguire in cattedrale con la messa presieduta dal cardinale Gualtiero Bassetti insieme ai canonici e ai sacerdoti delle parrocchie e delle comunità religiose del centro storico.
Il cardinale Bassetti riattualizza il significato della Settimana Santa nel suo video messaggio sul canale YouTube di «Umbria Radio»:

Umbria: crisi e terremoto Bassetti si sofferma sulla difficile situazione sociale che Perugia e l’Umbria stanno vivendo, aggravata dal recente terremoto con i suoi “danni indiretti” sia sul fronte occupazionale che su quello turistico. Quest’ultimo fa registrare una vistosa diminuzione di presenze anche in occasione delle festività pasquali. «La gente pensa che tutta l’Umbria sia scossa dal terremoto – commenta il presule – e nei nostri splendidi centri ricchi d’arte e di storia si vedono pochi turisti… Nel visitare alcune realtà produttive in vista della Pasqua, ho visto anche un ritardo nella ripresa… Condivido la preoccupazione dei nostri terremotati della Valnerina, i quali più che di visite e parole hanno bisogno di una rapida soluzione dei loro problemi. Invito le Istituzioni preposte alla ricostruzione a mettere in atto tutti quegli ammortizzatori che sono necessari per fare ripartire la vita della gente».
Emergenza lavoro Il cardinale richiama poi all’emergenza lavoro, «che è il primo pane ma non c’è nessuno a spezzarlo». E sui giovani «che vogliono lavorare ma sono costretti a emigrare».
Umanità verso il baratro Il porporato si sofferma anche sul «momento particolarmente critico per. Basti pensare alle «immagini di bambini innocenti colpiti dal gas nervino. Gli uomini non possono distruggere i figli di Dio. Nessuno ha il diritto di strappare l’immagine di Dio dal cuore degli uomini. Il mio non è pessimismo – prosegue il cardinale –, io per natura sono ottimista e credo nella Risurrezione del Signore e nella forza redentrice della Pasqua, però è veramente il momento in cui tutti gli uomini di buona volontà si mettano insieme perché il progetto di Dio non sia distrutto, che è quello del bene di tutti i suoi figli, di tutti gli uomini. Ricordo le parole accorate di Paolo IV pronunciate nel 1970: “La storia è una brava maestra perché sa insegnare, ma ha degli scolari negligenti, che non imparano mai le lezioni della storia».
È giusto condannare l’omofobia Sempre sull’attualità, con la legge recentemente approvata in Regione, per il cardinale Bassetti «è giusto condannare l’omofobia, perché è veramente contro l’uomo, contro la donna e contro Dio. E’ giusto preoccuparsi, ma per risolvere quest’atroce problema abbiamo una possibilità bellissima, quella di mettere al primo posto le nostre famiglie. Chiediamo che ogni famiglia sia sostenuta, nelle sue finalità e nei suoi compiti, da tutte le Istituzioni, civili e religiose, e sia sostenuta particolarmente in quello che è il compito educativo».
Speranza pasquale Infine, sulla Settimana Santa: «Ma c’è la Pasqua di Risurrezione in cui Dio ci dice: “Io faccio nuove tutte le cose” – evidenzia il cardinale –. Purtroppo gli uomini non si accorgono di Dio e allora cerchiamo di essere attenti a questo insegnamento profondo che ci viene dalla Pasqua, iniziando dalla Domenica delle Palme. Come al tempo di Cristo, così oggi, i protagonisti sono sempre i bambini che accolsero con gioia Gesù a Gerusalemme tenendo tra le mani dei ramoscelli d’ulivo. Accogliamo Gesù che entra nelle sofferenze della Settimana Santa per dare la sua vita per la salvezza degli uomini: il Giovedì Santo si offre e si dona come un pane spezzato; il Venerdì Santo ci invita a commemorare, a rendere viva e presente la sua Passione. Questo è l’augurio che faccio, un augurio di Risurrezione per noi, per la nostra società e per tutte e famiglie».