L'acqua nell'asilo

di Daniele Bovi

Niente da fare, almeno per qualche giorno. Rimarrà chiusa infatti almeno fino a mercoledì la sala dove dormono i bambini all’interno dell’asilo «La filastrocca» in via Pian della Genna, a Madonna Alta. A prendere la decisione è stato il sindaco di Perugia Andrea Romizi con un’ordinanza firmata lunedì. Del caso si è cominciato a parlare venerdì, con la denuncia fatta da un genitore a proposito delle condizioni in cui versa la struttura, pesantemente infiltrata dall’acqua. Già nella giornata di venerdì il Comune con un’altra ordinanza aveva deciso di chiudere la sala, piazzando anche un deumidificatore che ha funzionato per tutto il finesettimana. I risultati però, come appurato durante il sopralluogo di lunedì, non sono stati quelli sperati e così è arrivato il provvedimento che dispone la chiusura del locale almeno fino a mercoledì. Da agosto sono in corso, nell’ambito di un pacchetto di lavori approvato dal Comune a proposito di più edifici, i lavori di manutenzione straordinaria dell’asilo che riguardano il tetto.

FOTO: LE CONDIZIONI DELL’ASILO

Il provvedimento Le piogge degli ultimi giorni però sono state troppo forti: «La verifica eseguita sul tetto – scrive il Comune – ha evidenziato che il sistema di raccolta delle acque piovane non è riuscito a smaltire la quantità eccezionale d’acqua precipitata negli ultimi giorni, tanto che parte della stessa è poi penetrata in particolare in un’aula della scuola dell’infanzia e in un’aula e nel dormitorio del nido». Oltre ad aver interdetto le due aule (pareti e solai si devono asciugare), è stata tolta l’acqua da terra e sono stati fatti controlli sull’impianto elettrico, che però dovranno andare avanti nei prossimi giorni in modo più approfondito parallelamente al lavoro del deumidificatore. Il servizio sarà dunque riorganizzato mentre il monitoraggio andrà avanti. Quanto alla scuola dell’infanzia, che ha un suo ingresso autonomo, l’attività andrà avanti regolarmente.

Le critiche del Pd «C’è stato bisogno – commentano in una nota i dem Bori e Mencaroni – della pubblicazione di foto allarmanti di un genitore e del potente rumoreggiare dell’opinione pubblica per svegliare dal torpore l’amministrazione comunale sulla delicata e prioritaria questione della necessità di una pianificazione di interventi per la messa in sicurezza delle scuole comunali». I consiglieri attaccano il vicesindaco Barelli che «circa lo stato degli edifici scolastici, rispondeva che “nessun edificio era in condizioni così critiche da precluderne l’utilizzo”». Strali partono anche in direzione del sindaco Romizi e dell’assessore Waguè, visto che «altre strutture chiudono per non riaprire, come l’asilo nido “Magnolia” di Collestrada. Al contrario di quanto promesso dall’assessore e dal sindaco che ne avevano garantito la riapertura, avventurandosi finanche nella progettazione di un inedito “agri-nido”. Nella realtà la struttura è stata chiusa e, ad oggi, non si conosce il futuro utilizzo che la giunta ha in mente per lo stabile al centro del paese».

Twitter @DanieleBovi

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