Claudio Dario

Il direttore generale della sanità umbra comunica ufficialmente la sua scelta di andare in pensione. Contrariamente a quanto scritto, anche su questo quotidiano, ovvero della «volontà di raggiungere la propria famiglia», Dario motiva la decisione con una incompatibilità tra il suo ruolo fino ad oggi ricoperto e i sopraggiunti maturati diritti pensionistici. Incompatibilità – spiega – che, da una valutazione precedente sembrava non emergere.

CHI VIENE AL SUO POSTO

La lettera «Secondo alcune interpretazioni giurisprudenziali – ha affermato Dario – era emerso che avendo un contratto già stipulato potessi andare in pensione mantenendo il contratto in essere. Da un approfondimento dell’Ufficio personale dell’amministrazione regionale è invece emerso che a fronte del pensionamento ci si deve dimettere dall’incarico, cosa che non succede con altri contratti sanitari, ancor più nell’emergenza Covid. Pertanto mi vedo costretto a dover rinunciare al ruolo che ricopro. Le motivazioni – precisa – non sono quelle di allontanarmi dall’Umbria né per avvicinarmi alla famiglia, la scelta di venire era stata approfonditamente valutata con mia moglie e i miei figli, né per motivi professionali, ma eminentemente legate a questa incompatibilità con il ruolo di direttore generale».

«Disponibilità a collaborare» Dopo avere incontrato i dirigenti regionali Dario alla presidente Tesei ha manifestato «la disponibilità a collaborare se si dovessero individuare le vie amministrative opportune. D’altra parte qui – ha precisato Dario – ho conosciuto e collaborato con molte persone di valore e con le quali abbiamo costruito un rapporto di stima reciproca che mi dispiace non coltivare ulteriormente». La presidente e l’amministrazione tutta hanno ringraziato il direttore: «In questa fase senza precedenti – ha affermato Tesei – il direttore Dario appena presa in mano la sanità ha dovuto condurre il settore facendo fronte alle esigenze emergenziali, con risultati riconosciuti a livello nazionale, non ultimi anche dal ministro Speranza, dall’Iss e dal Cts. Lo ringraziamo per lo straordinario impegno e lavoro svolto, e siamo certi che sia quanto fatto che la sua esperienza potranno tornare utili alla sanità regionale». «Con l’occasione – conclude Dario – porgo un sentito ringraziamento a tutti coloro che mi hanno generosamente sostenuto e coadiuvato in questo ruolo, la presidente, la giunta, le forze di maggioranza, i dirigenti regionali della direzione che si sono succeduti ed i loro collaboratori nonché i colleghi direttori regionali e commissari».

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