di C.F.
Tornano ad alzare l’attenzione sul futuro della Chirurgia generale dell’ospedale di Spoleto, e più specificatamente sull’istituzione del dipartimento di robotica, le associazioni dello Spoleto city forum e Tribunale del malato che attraverso due note stampa, infilano una serie di interrogativi sulle operazioni di fatto riorganizzative in corso nell’Asl Umbria 2.
Integrazioni Chirurgie Asl 2 In particolare, Grifoni prende in mano la delibera 530 del 28 maggio «sull’integrazione delle attività aziendali di Chirurgia generale per il quale sarà creato un gruppo di lavoro che entro il 31 luglio dovrà presentare alla direzione aziendale mappatura e analisi. L’obiettivo del percorso avviato è integrare le attività di chirurgia generale, individuando per ciascuna unità operativa esistente in azienda la specifica missione operativa di intervento e gli standard da raggiungere».
Preoccupazioni In questo senso dal City forum ci si chiede: «Chi farà parte di questo gruppo e chi lo coordinerà? Sarà un professionista super partes, o un addetto ai lavori interno? Ma soprattutto come si declinerà tutto ciò sull’ospedale di Spoleto? Non sarà – e sta qui il timore – che alla fine, in virtù dei parametri e delle linee direttrici indicate, più chirurgie generali nella stessa Azienda, non potranno coesistere, e quindi occorrerà concentrare gradualmente tutto a Foligno, lasciando a Spoleto solo la robotica». Scenario ipotizzato anche dal Tribunale del malto che con una nota stampa, dopo aver parlato di «amaro in bocca per la nomina di primari non giovani» (Tazza e Castagnoli, ndr) ha calcato la mano sulla delibera 530: «Si intravede il concreto pericolo che, con la scusa dell’istituzione della robotica, si intenda togliere al nostro ospedale la Chirurgia generale, costringendo gli spoletini a recarsi a Foligno anche per una semplice appendicite». Ma anche l’operazione di istituzione del dipartimento di robotica appare in stand by.
Fratini, Patriti e la robotica Il direttore generale dell’Asl Umbria 2, Sandro Fratini, durante la presentazione del progetto che ha portato la differenziata anche nelle 60 stanze di degenza del San Matteo, ha infatti rivelato di aver qualche perplessità sulla nomina del giovane chirurgo Alberto Patriti alla guida del costituendo dipartimento di robotica. Il chirurgo, apprezzato e stimato in tutto il mondo, ha impugnato gli atti del concorso per la nomina del primario di Chirurgia generale, a vincerlo il dottor Giampaolo Castagnoli, proponendo ricorso di fronte al Tar dell’Umbria. Per dirla con le parole di Fratini, «il professionista è in causa con l’azienda». «»
Tribunale del malato «incredulo» Le parole del dg non sono passate inosservate a Spoleto, tanto che il Tribunale del malato con una nota stampa, dopo aver parlato di «amaro in bocca per la nomina di primari non giovani» (Tazza e Castagnoli, ndr), ha affermato: «Assistiamo quasi increduli all’intervento del dg Fratini che forse pensa di poter togliere a un cittadino il diritto legittimo di tutelarsi facendo ricorso alla legge? Cosa pensano le istituzioni e i politici di questo arbitrio? E cosa la presidente Catiuscia Marini che aveva pubblicamente affermato di voler essere la rappresentante per il territorio spoletino?».
Twitter @chilodice