di Mar. Ros.

Portando i suoi personali auguri di buona Pasqua, giovedì mattina il nuovo direttore generale del Santa Maria di Terni, Maurizio Dal Maso, si è presentato ufficialmente al personale sanitario dell’ospedale ternano: «Nel corso di questo mio mandato triennale – ha detto – l’obiettivo principale è quello di migliorare quanto di più buono è già stato fatto, ma il salto di qualità è nelle vostre mani».

«Azienda molto solida e ricca»: video

Ospedale Terni Se chiedete al nuovo direttore (che proviene da esperienze simili: quella all’Usl 1 di Massa e Carrara e quella dell’Umberto I di Roma), cosa eredita di buono dalla vecchia gestione Casciari risponde sicuro: «Questo ospedale vanta risorse umane di qualità, spazi adeguati e strumentazioni all’avanguardia, parliamo di una struttura solida. Da medico, sono chiamato a una duplice funzione in termini di modelli organizzativi; lato utenza – spiega – quindi umanizzazione e lato professionisti in termini di sviluppo e innovazione. L’obiettivo e quindi la vera sfida da cogliere è quella di un nosocomio 3D, sempre più digitale e in rete capace di aumentare la produttività e il processo per perseguirlo sta in un’oculata gestione delle risorse con abbattimento costi della ‘non qualità’».

Azienda ospedaliera Santa Maria Che l’azienda ospedaliera ternana è in ottimo stato di salute lo sostiene coi dati il direttore amministrativo Riccardo Brugnetta: «Il riequilibrio della gestione strutturale in bilancio, conseguito nell’ultimo triennio è un fatto riconosciutoci anche dall’esterno. Secondo i parametri stabiliti dal governo nazionale nella legge di stabilità l’ospedale di Terni è considerato efficace ed efficiente. Ciò non toglie – ha sottolineato – che dobbiamo tenere a bada alcune voci di spesa, ad esempio quelle relative al personale e all’utilizzo di beni sanitari quali farmaci e dispositivi, soprattutto – ha sottolineato Brugnetta – alla luce di un progressivo definanziamento del sistema sanitario nazionale. La Regione Umbria – ha tenuto a precisare – in base all’accordo in sede di Conferenza delle Regioni, ha ottenuto per il 2016 un’assegnazione pari a 1.635 milioni di euro, facendo registrare un incremento rispetto all’anno precedente di circa 13 milioni di euro, pari allo 0,8%».

Questionario online ai 1.651 dipendenti Rispetto al personale, secondo i dati forniti nella sala conferenze dell’ospedale, al Santa Maria si sarebbe registrato nell’ultimo quadriennio un incremento di 55 unità tra i dipendenti, con un’impennata di dirigenti medici (+49) e infermieri. L’approccio del nuovo direttore generale Dal Maso, che vive al momento vive a Firenze, è più che positivo: «Siamo ottavi nella classifica degli ospedali italiani redatta da Il Sole 24 ore e primi per indice di attrazione sull’alta complessità secondo il laboratorio Management e sanità della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa, un’eccellenza insomma sul piano nazionale». Per ulteriori valutazioni e autovalutazioni Dal Maso ha somministrato a tutti i dipendenti (1.651) un questionario online volto a mettere in luce tutti gli aspetti organizzativi e relazionali, da lì partirà per intervenire sulle criticità e migliorare le qualità. «L’azienda – ha aggiunto Brugnetta – può procedere con tranquillità alla realizzazione della programmazione del piano di investimenti da oltre 50 milioni di euro».

Sandro Fratini Presente anche il direttore sanitario Sandro Fratini che ha espresso a suo modo di vedere le priorità: accesso ai reparti, riorganizzazione del Pronto soccorso e accelerazione del processo di informatizzazione come garanzia di sicurezza e analisi evidenziando: «Il Santa Maria ha una spiccata vocazione chirurgica specialistica, si sta già lavorando sulla disponibilità dei posti letto e l’adeguamento degli spazi».

Twitter @martarosati28

 

 

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