Due mesi di gare attendono Città di Castello, San Giustino e Sansepolcro, che dal 24 aprile al 5 giugno ospiteranno il Campionato nazionale ginnastiche Uisp (Unione italiana sport per tutti). Previsti più di 5 mila atleti specializzati in quattro differenti categorie ginniche.

Gli appuntamenti È la prima volta che l’Umbria ospita il campionato e l’edizione di quest’anno vedrà la partecipazione di 150 società sportive provenienti da tutta Italia. Le gare saranno divise in due trance, la prima riservata all’acrobatica si terrà il 24 e 25 aprile presso il Palasport di San Giustino, è prevista la partecipazione di oltre 400 atleti tra i 5 e i 50 anni, è inclusa anche la categoria over nella competizione. La seconda trance, invece, coinvolgerà circa 5 mila atleti ed è riservata alla ginnastica ritmica, alla ginnastica artistica e all’acrobatica con combinazioni. Le gare di ginnastica artistica, femminile e maschile, avranno luogo dal 26 maggio al 2 giugno al Palasport di Città di Castello, mentre gli incontri di ritmica saranno divisi in due diversi momenti, il primo dal 26 maggio al 1 giugno al Palasport di Sansepolcro, il secondo dal 2 al 5 giugno al Palasport di San Giustino. Infine, si ritornerà a Città di Castello per l’acrobatica con combinazioni dal 3 a 5 giugno. L’assessore al turismo di Castello, Letizia Guerri, ha ricordato, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’evento, l’opportunità di rendere quello tra «sport e turismo un binomio vincente per la ripartenza, che potrà avere ricadute positive sul territorio».

La ripartenza Il campionato rappresenta un’occasione di ripartenza anche per Uisp e tutto il mondo della ginnastica, come ha ricordato Fabrizio Forsoni, presidente Uisp Umbria: «Torniamo finalmente a organizzare eventi in presenza dopo la fase più acuta della pandemia, che ha costretto allo stop forzato gran parte delle nostre attività per un lungo periodo. Dobbiamo rilanciare sul territorio non solo manifestazioni di rilievo nazionale come questa, ma anche promuovere attività sportive e sociali a 360 gradi e per tutte le età». I due anni trascorsi hanno rappresentato un periodo di disagio per il mondo dello sport, «anche quello delle ginnastiche ha risentito delle chiusure imposte dai vari lockdown – precisa Aldo Clementi, vicepresidente Uisp –  dei costi di gestione sempre più alti degli impianti, a cui si sono aggiunti gli attuali rincari di luce e gas, difficili da sostenere per le realtà associative dello sport sociale e per tutti».

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