di D.B.
Le Regioni si dividono sul parere da esprimere in Conferenza Stato-Regioni sullo schema di decreto che prevede la costruzione di otto nuovi inceneritori (uno dei quali dovrebbe essere costruito in Umbria) e che attua una delle previsioni contenute nello Sblocca Italia. Alcune, e tra queste l’Umbria, bocciano il provvedimento e il giudizio positivo dei governatori, condizionato all’accoglimento di alcuni emendamenti, passa dunque a maggioranza. «Hanno dato un parere positivo – ha spiegato il presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini – 15 Regioni su 20: un parere condizionato all’approvazione di alcuni emendamenti che riguardano l’integrazione tra piani regionali e piano nazionale». Oltre all’Umbria, anche se con alcuni distinguo («ognuna – ha aggiunto Bonaccini – ha dato motivazioni diverse») hanno dato un parere contrario Lombardia, Abruzzo, Marche e Molise. Per permettere ulteriori approfondimenti, l’atto è stato rinviato alla prossima riunione della Conferenza su richiesta di Bonaccini.
Non è sostenibile «La contrarietà della Regione Umbria – spiega palazzo Donini in una nota – è motivata dal fatto che il piano predisposto dal Governo non tiene conto del Piano regionale umbro per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti che prevede una precisa scelta in direzione della raccolta differenziata al 68,6 per cento e il collocamento sul mercato di Combustibile solido secondario (CSS) per 58 mila tonnellate all’anno, portando così il fabbisogno di trattamento termico a 72 mila tonnellate all’anno. Fattori questi che rendono oltretutto economicamente non sostenibile la realizzazione di Umbria di un impianto di termovalorizzazione». Inceneritori e discariche mercoledì mattina sono stati gli argomenti al centro di una conferenza stampa che si è tenuta a palazzo Cesaroni dall’Osservatorio Borgo Giglione e dal comitato No inceneritori, che ha indetto una nuova manifestazione a Terni il prossimo 14 febbraio, giorno di San Valentino.
Manifestazione La manifestazione partirà alle 10 dal piazzale della stazione e degli autobus e «lì vedremo – ha detto Fabio Neri del comitato che ha tenuto la conferenza stampa insieme a Lucio Pala, presidente dell’Osservatorio – se Terni riuscirà davvero a dimostrare amore per se stessa». Neri ha parlato di un «decreto autoritario che bypassa le competenze degli enti locali» e di un «ritornello fastidioso da parte della regione che cerca di minimizzare tutto». Il comitato è tornato anche sullo scambio di documentazione tra Regione e Ministero sottolineando anche che «l’unico soggetto economico interessato a un’operazione di questo tipo è Acea. Ricordiamo che avere un ruolo centrale nella filiera dei rifiuti permetterà a questo soggetto di diventare un potentato inscalfibile».
Soluzioni Qualche possibile soluzione? «Pensare a diverse tecnologie anche perché sostenere che bisogna incenerire per chiudere le discariche è un mito da sfatare, dato che per ogni 100 mila tonnellate di rifiuti bruciati ci sono 25 mila di ceneri». Neri poi, che boccia la soluzione Css («sono ecoballe solo un po’ più pulite»), parla della necessità «di estendere il porta a porta a tutti i comuni dell’Umbria. L’Osservatorio Borgogiglione invece ha messo sul tavolo un altro elemento, ovvero il via libera della Regione al progetto di razionalizzazione della discarica che prevede un afflusso medio, per i prossimi 3-4 anni, di 120 mila tonnellate all’anno «in barba a tutte le disquisizioni sul Piano regionale e sul Css. La presidente Marini deve chiarire con quali dati e analisi è stato accertato che il progetto “non comporta impatti significativi sull’ambiente”».
Borgogiglione Insomma, i camion con i rifiuti, così come richiesto da Gest, potranno continuare a viaggiare vicino alla villa Colle del Cardinale. Il tutto sulla base di una determina dirigenziale datata 12 gennaio, con cui si spiega che «in attesa di una soluzione alternativa» la strada accanto alla villa potrà continuare a essere utilizzata dai mezzi pesanti. Un traffico in teoria vietato fin dal 2011, quando era stato dato il via libera all’ampliamento della discarica purché i camion non passassero da lì; una prescrizione sospesa a partire dall’inizio del 2013 e rinnovata per 18 mesi nel luglio 2014. Il 13 gennaio quindi i camion non sarebbero più potuti passare e allora ecco il rinnovo della sospensione. L’ok, è detto ancora nella determina, è arrivato anche per la necessità di «scongiurare il rischio di interruzione del pubblico servizio di smaltimento dei rifiuti a seguito della prossima
Differenziata E di rifiuti si tornerà a parlare giovedì alle 15.30 con la presidente Catiuscia Marini e l’assessore all’Ambiente Fernanda Cecchini che spiegheranno quali sono le misure «per accelerare l’incremento della raccolta differenziata dei rifiuti in Umbria».
Twitter @DanieleBovi