di Chiara Fabrizi

Dopo Porta Romana riapre anche Porta Ascolana. Venerdì il sindaco di Norcia, Nicola Alemanno, ha firmato l’ordinanza del caso e revocato la zona rossa anche in una piccola area del centro storico a ridosso del secondo accesso.

Riapre anche Porta Ascolana Dal 30 ottobre nessuno ha potuto più attraversare Porta Ascolana né percorrere le vie Roma, Legnano e Forti che ora tornano essere in brevi tratti percorribili. Non viene quindi aperto interamente asse Porta Romana-Porta Ascolana perché, come già emerso, a breve scatterà anche la messa in sicurezza di ciò che resta del campanile della basilica di San Benedetto e la via adiacente servirà per organizzare i lavori . L’apertura della nuova zona è stata resa possibile anche dal lavoro dei vigili del fuoco che hanno eseguito una serie di puntellature ai palazzi dell’area, l’intervento più significativo è sicuramente quello di via Roma. L’ordinanza di Alemanno segue quella firmata il 22 dicembre quando vennero rimosse anche da Corso Sertorio fino a piazza San Benedetto, poi progressivamente sono state aperte anche alcune vie laterali come via dei Priori, via dei Cacciatori, via Gioberti e vicolo dello Sdrucciolo.

Sindaco di Norcia: «Altro tassello verso normalità» Rispetto all’apertura di parti del centro storico con lo sciame sismico ancora in corso e la possibilità messa sul tavolo a chiare lettere dalla Commissione Grande rischi di nuovi e forti terremoti, il sindaco di Norcia già nei giorni scorsi aveva spiegato «che non si può vivere in uno stato di allarme perdurante». Oggi dopo l’addio alle transenne a Porta Ascolane e limitrofe, Alemanno dice: «Oggi mettiamo un altro piccolo tassello nel complesso mosaico per permettere a Norcia di tornare alla normalità grazie all grande lavoro che stanno svolgendo gli uffici tecnici del Comune e della Regione che stanno procedendo alla riduzione della zona rossa».

Entro marzo tre nuove scuole Sempre venerdì sono partiti i lavori di sbancamento in via dell’Ospedale dove sorgeranno tre edifici scolastici donati dal Comune di Norcia dalla Fondazione Rava col sostegno di Coop Centro Italia. L’intervento dovrebbe concludersi entro marzo, consentendo così agli alunni di tornare tutti a far lezione la mattina, eliminando il doppio turno che sta stremando il personale dell’istituto comprensivo Battaglia, ossia le scuole di ogni grado di Norcia, ma anche gli stessi bimbi costretti sui banchi in orario praticamente notturno. A collaborare all’intervento, come già fatto per la scuola prefabbricata donata dalle Fondazioni Casse di Risparmio dell’Umbria, anche l’Agenzia forestale regionale che sta provvedendo all’urbanizzazione dell’area, dove saranno posti i tre moduli scolastici che ospiteranno quattro aule per la materna, una per la sezione primavera, undici classi per l’elementare e nove per la media. Pronti i tre edifici, quindi, i settanta bimbi della materna cambieranno sede, lasciando la struttura in legno realizzata da Rubner con la solidarietà di Casa Alessia, Mission Bambini, Fondazione Prosolidar ai bimbi dell’asilo nido.

Perla: «La sede dell’elementare demolita e ricostruita per il 2018-2019» Per quanto riguarda lo storico edificio che ospitava le scuole elementari e reso inagibile dal terremoto «l’amministrazione comunale ha deciso – ha spiegato l’assessore Giuseppina Perla – sarà completamente demolito per poi essere ricostruita con acciaio, legno e vetro seguendo le più moderne tecnologie antisismiche. Le scuole elementari di Norcia – va avanti – non sono inserite nel primo gruppo delle scuole da ricostruire in Umbria, poiché a Norcia sono già presenti i moduli adibiti ad uso scolastico e da marzo prossimo le nuove scuole della Fondazione Rava. I lavori partiranno nei prossimi mesi con l’ambizioso obiettivo, come annunciato sia dal commissario Vasco Errani che dalla presidente Catiuscia Marini, di consegnare la nuova scuola già all’inizio dell’anno scolastico 2018-2019».

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