di M.G.P.
«La Regione vuole spendere milioni di euro del Pnrr per trasformare Terni nella pattumiera dell’Umbria». Gli esponenti del Polo alternativo, il gruppo politico che in vista delle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio lavora a sostegno del candidato sindaco Claudio Fiorelli, si sono ritrovati sabato mattina per dire ‘no all’impianto di trattamento fanghi reflui’ che dovrebbe sorgere in via Vanzetti a Terni.

Impianto fanghi reflui Terni Il progetto fa discutere da tempo e sul caso ‘pesa’ anche un ricorso al Tar. «Basta puzze», «Non siamo la cloaca dell’Umbria», «Terni pattumiera dell’Umbria? No grazie», queste le frasi che si leggono sui cartelli dei manifestanti. «La questione non è solo grave per il fatto che concentriamo in un unico punto tutti i fanghi reflui – ha dichiarato il candidato sindaco Fiorelli -, ma la cosa è aggravata dalla posizione nella quale sorgerà l’impianto, ovvero a poca distanza dall’inceneritore, dalla Polymer e dall’Ast. Nelle vicinanze inoltre c’è uno dei più grandi quartieri di Terni con scuole e abitazioni. Questa situazione ci fa molto preoccupare. Parlano solo di impianto, ma non considerano tutti i camion di fanghi che verranno a Terni e che soggiorneranno nell’attesa di poter scaricare il loro contenuto. Tutto ciò vicino a un depuratore già presente con dei vasconi immensi, all’aperto; sfido chiunque in estate a dire che questa sia una condizione normale. Vicino c’è anche il fiume Nera, ci sono più punti di scarico delle industrie, ci garantiscono che sono acque pulite ma io personalmente non so come possano esserlo». Fiorelli si appella alla politica per bloccare la nascita dell’impianto: «Il progetto è stato bloccato dal Tar grazie al ricorso di una associazione ambientalista – continua il candidato del Polo alternativo -, ma il discorso è meramente politico: la politica ha determinato questa cosa e la politica può fermarlo. La politica che ha deciso di investire soldi del Pnrr a Terni per farla diventare una ‘cloaca maxima’. Questo impianto noi, più o meno scherzosamente, ma rende l’idea, lo definiamo ‘cacca-valorizzatore’».