A presiedere il consiglio direttivo l’avvocato Simonetta Cianetti: «No a progetto inutile che devasterebbe il territorio»
di D.B.
È stato costituito ufficialmente la scorsa settimana il comitato «Salviamo Collestrada», con al vertice del consiglio direttivo Simonetta Cianetti. Il comitato nasce dopo i diversi incontri che si sono tenuti nelle settimane passate e ha al centro delle sue attività l’opposizione al cosiddetto Nodino di Perugia, la variante di 7 km che dovrebbe collegare Collestrada a Madonna del Piano. Del progetto hanno discusso venerdì sindaci, Regione e partiti dal centrodestra: una riunione politica che pare aver sostanzialmente stoppato il Nodino.
IL CENTRODESTRA STOPPA IL NODINO
Obiettivi In attesa di capire cosa succederà sul fronte della viabilità (il 5 maggio è previsto un incontro con Anas in cui si discuterà anche del maxi ampliamento del centro commerciale) il comitato si pone sostanzialmente due obiettivi: «Opposizione alla realizzazione dell’infrastruttura così come ipotizzata», «valutazione e promozione di proposte alternative» e azioni di tutela dell’ambiente e del territorio.
VIA A REDAZIONE PROGETTO, SERVONO 150 MILIONI
IKEA A PERUGIA, STORIA DI UN NAUFRAGIO
Il No Le ragioni del No sono quelle di cui si parla ormai da mesi: il progetto del Nodino «contrasta con le valenze paesaggistiche, ambientali e architettoniche dell’area di Collestrada», tutelata a livello regionale (dal Piano di gestione del Sito di importanza comunitaria) e nazionale da un decreto (del 1962) e da una legge (del 92) che proteggono la collina e il borgo di Collestrada. Quanto alle alternative, i progetti dovrebbero tenere conto dei flussi di traffico, dato che la variante inciderebbe solo sul 15% di quelli lungo la E45.
PONTE SAN GIOVANNI, CENTRO VACCINALE APRIRÀ DOPO IL 20
Manifestazione Il comitato tra gli altri compiti si è dato anche quelli di «informare capillarmente la popolazione», garantendone la partecipazione, promuovendo campagne di sensibilizzazione e partecipando a incontri e tavoli. Sul fronte della protesta, la manifestazione convocata per il 18 aprile è stata spostata al 2 maggio alle 16, quando si terranno «presidi su tutte le aree interessate dal progetto contestato nel rispetto della emergenza sanitaria». Chi vuole aderire al comitato o chiedere informazioni può scrivere una mail a [email protected]
Twitter @DanieleBovi