«Se siete stati sanzionati a Terni sulle strisce blu, contestate la multa di fronte al prefetto perché potrebbero non essere valide» è l’appello che lancia l’associazione Codici di Terni in un video sulla loro pagina Facebook. «La città è stata tappezzata di spazi a pagamento – recita il messaggio -. Più di 1.000 parcheggi a pagamento che impediscono ai cittadini una fruizione libera per la sosta».

L’opinione di Codici Il messaggio fa una analisi della situazione e si domanda se questo aumento vertiginoso degli spazi blu sia «una modalità di intervento per disincentivare l’uso delle macchine» ma se così fosse sottolineano che «la cittadinanza va educata e  vanno usati altri sistemi». Poi la seconda ‘opzione’ dell’associazione: «Se invece come pensiamo, il motivo è fare cassa – viene spiegato nel video di Codici – allora non possiamo che stigmatizzare il comportamento di questa giunta comunale».

Cosa dice il codice della strada  Il codice della strada, spiegano sempre nel video,« prevede che il territorio comunale venga adibito a posti a pagamento nella stessa misura in cui viene adibito a posti liberi. Non con una scelta furba però mettendo posti a pagamento in centro e liberi alla periferia ma vi deve essere omogeneità. Questo significa che il territorio comunale deve essere mappato e fatta una zonizzazione del territorio con criterio». Ma la gestione ‘furbesca’ non sarebbe riservata solo al centro cittadino, anche in periferia ci sono problemi e difatti l’associazione si sta occupando anche dei Campacci di Marmore.

Il silenzio del Comune  L’associazione per i consumatori Codici, che si è occupata anche della controversa situazione di Piscine dello Stadio, ha richiesto al Comune «l’esibizione della delibera di giunta attraverso la quale si sarebbe dovuto provvedere alla zonizzazione della città e sono anni che ce la negano». È stata chiesta anche copia della convenzione tra il Comune e la società che gestisce gli spazi blu «ma anche questo – spiegano dall’associazione -ci è stato negato». Da qui l’appello ai Comuni cittadini: «Dove non esista questa delibera le multe non attengono al principio di uguaglianza e in mancanza di questo provvedimento amministrativo a monte, le multe sono nulle. L’associazione codici ha fatto una istanza di accesso civico agli atti da qualche giorno e se entro 60 giorni non rispondono ci rivolgeremo a colui che è deputato a controllare il Comune stesso. Nel frattempo invito coloro che dovessero essere stati sanzionati sulle strisce blu a contestare le multe tramite prefetto».