Lettera firmata di un lettore di Umbria24
Egregio Signor Sindaco,
come la stragrande maggioranza dei cittadini di Perugia, pur in momenti di difficile situazione economica, io ho sempre pagato le multe per infrazioni al codice della strada e la tassa dei rifiuti (Tari) mentre adesso il Comune ha deciso l’annullamento automatico per coloro che non lo hanno fatto. Sono dunque anche io uno dei tanti fessi che pagano? Ho appreso la notizia dai giornali ed ho trovato la conferma e spiegazioni nel sito internet del Comune che riferisce della decisione approvata a maggioranza dalla Commissione bilancio di procedere alla cancellazione dei debiti fino a mille euro per multe, sanzioni e tasse non pagate per il periodo 1° gennaio 2000-31 dicembre 2015. Per il Comune di Perugia si tratta di un mancato incasso di oltre 10 milioni di euro.
Le buche sulle strade L’assessore Cristina Bertinelli ha spiegato che «si tratta quindi di cifre irrisorie che non incidono sul bilancio dell’Ente» e che è ormai diventato difficile recuperare. «Cifre irrisorie» che però – mi consenta, Signor Sindaco – sarebbero state sicuramente molto utili, ad esempio, per riparare le tante, troppe buche sulle nostre strade, le quali mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti costringendoli anche a costosi interventi per riparare e sostituire cerchioni e pneumatici.
«Gli onesti sono fessi» Ma, vede, Signor Sindaco, non è tanto l’entità di questa somma che per me resta comunque cospicua, ma sono le motivazioni e giustificazioni della scelta ed il messaggio che il suo Comune invia ai cittadini: gli onesti sono fessi. Anche perchè la legge offriva altre opzioni ai Comuni, come quella di fare comunque pagare la multa o le tasse evase nell’importo originario agevolando i debitori col togliere le sanzioni per il ritardato pagamento. Una via di mezzo che mi avrebbe fatto sentire un po’ meno fesso. Il Comune di Perugia ha invece deciso per la cancellazione totale del debito.
«Cittadini onesti» Le confesso il mio sconcerto e rabbia quando, sempre nel comunicato sul sito del Comune, ho letto alcune delle motivazioni fornite da assessore e da alcuni consiglieri: «Agevolare i contribuenti gravati da debiti di modesta entità»; «fare il processo alle intenzioni è ingiusto perché non tutti quelli che sono ricompresi nel provvedimento possono essere additati come furbetti»; «un plauso, quindi, va rivolto al Comune che cerca di dare respiro a chi si trova in difficoltà rimettendo in carreggiata i cittadini onesti». Ma anche Lei, Signor Sindaco, ritiene che «i cittadini onesti» sono quelli che parcheggiano sui gradini della cattedrale in Piazza 4 Novembre, davanti alle vetrine dei negozi ed alle porte delle abitazioni, sui marciapedi o che addirittura con veicoli in divieto di sosta bloccano il traffico come avvenuto più volte in Corso Cavour, Piazza Italia e tanti altri luoghi? «Onesti» anche se non pagano le multe e magari sono proprietari di costose automobili?
«È questo il modo?» Ed è questo il modo «di dare respiro a chi si trova in difficoltà»? Ed ancora si sostiene che «le Amministrazioni devono saper trovare le risorse senza vessare i cittadini» ed «è vergognoso che si dica che questa misura è disincentivante nei confronti dei comportamenti virtuosi. La verità invece è che le persone non ce la fanno e vanno aiutate per evitare che sprofondino in comportamenti autolesivi». È forse una «vessazione dei cittadini» fare pagare la multa a chi passa con il semaforo rosso, parcheggia l’auto davanti al portone di casa mia o davanti al mio negozio? Ed è forse questo il modo ai «aiutare le persone che non ce la fanno per evitare che sprofondino in comportamenti autolesivi»?
«Senza punto interrogativo» «La politica, quella buona, deve fare un passo indietro per andare in maniera unitaria a sostegno dei cittadini, come fa il provvedimento in oggetto» è un’altra delle motivazioni fornite. Ma Lei non crede Signor Sindaco che questo «passo indietro» sia un invito a non pagare tassa rifiuti, contravvenzioni ed altro perchè tanto prima o poi arriverà l’ennesimo «annullamento automatico» o «rottamazione»? Perchè, vede, Signor Sindaco, un mio amico mi ha chiesto un parere. Ha ricevuto in questi giorni la notifica del mancato pagamento di 500 euro della tassa rifiuti relativa al 2017. Con la spiegazione che per un errore non gli era stato inviato il bollettino in questione. Lei che cosa avrebbe consigliato, pagare o no? Sono passati sei anni dal 2017 ed ora il Comune di Perugia annulla debiti di 1000 euro fino a tutto il 2015. Magari, aspettando un altro paio di anni… Ma sì, Signor Sindaco, a questo punto non ho più dubbi: quelli che come me pagano tasse e contravvenzioni sono fessi. Senza punto interrogativo.