Il consiglio comunale di Terni nel corso della seduta svoltasi lunedì ha approvato, con 20 voti a favore e tre contrari, la proposta di variazione di bilancio per il ricovero di minori stranieri non accompagnati presso le strutture residenziali del territorio. Sul piatto ulteriori 137 mila euro per un totale di mezzo milione di fondi statali che «vengono anticipati dall’Ente e poi rimborsati al Comune dal Ministero». Contestualmente è stato respinto un emendamento del Pd che chiedeva di approfondire la sperequazione tariffaria applicata dai vari gestori dei centri.
Variazione di bilancio L’atto approvato è stato illustrato dall’assessore al Welfare Viviana Altamura: «Con questo delibera si finanzia il segmento finale di un intervento che si sviluppa a più livelli di accoglienza, a partire da quando il minore straniero non accompagnato viene rintracciato sul territorio comunale e passa per la questura, fino a quando viene assistito e preso in carico dai servizi sociali del Comune con un pronto intervento sociale che è previsto dal piano nazionale degli interventi. Visto però che la previsione economica iniziale per l’anno in corso non è più sufficiente a coprire il servizio, a causa dei conflitti internazionali vigenti e delle recenti catastrofi naturali che hanno fatto crescere del quaranta per cento il numero dei minori stranieri non accompagnati che giungono sul territorio – ha sottolineato sempre l’assessore – lo stanziamento è stato aumentato di ulteriori 137.200,00 euro e portato, dalla cifra precedente, fissata con delibera di consiglio comunale n. 22 del primo agosto 2023 in 362.800,00 euro alla attuale cifra di 500.000,00 euro per tutto il 2023. Si tratta di fondi statali che vengono anticipati dall’Ente locale per il pagamento delle rette dei minori presso le strutture di accoglienza, e che poi vengono rimborsati al Comune dal ministero dell’Interno».