di Daniele Bovi
Sono in tutto tre le aziende che hanno deciso di presentare un’offerta per aggiudicarsi la maxi gara da 43 milioni di euro per il nuovo servizio di elisoccorso. I termini per la presentazione della documentazione sono scaduti nel pomeriggio di lunedì, giorno in cui sulle scrivanie di PuntoZero (la società in house frutto della fusione tra Umbria digitale e Umbria salute) sono arrivati i faldoni delle tre aziende del settore.
I tempi Dato il ripetuto slittamento dei termini (originariamente fissato per il 24 gennaio, è stato spostato al 6 marzo complici anche le moltissime richieste di chiarimenti arrivate dalle aziende interessate), la Regione nelle scorse settimane ha prorogato fino al 16 agosto l’accordo con le Marche in vigore ormai dal 2014. Entro quella data, quindi, gli elicotteri del nuovo servizio dedicato dovranno essere in volo. «Per quanto ci riguarda – dice a Umbria24 l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto – contiamo di procedere con l’aggiudicazione entro luglio; subito dopo saremo pronti a partire».
ELISOCCORSO, MERCATO DOMINATO DA UNA SOLA SOCIETÀ
Le aziende Alla consultazione preliminare, che si è svolta nei mesi scorsi, si sono presentatati in sette: Airbus Helicopters Italia Srl, Airgreen Srl, Alidaunia Srl, Babcock MCS Italia SpA, Elifriulia Spa, Elitaliana Srl, Leonardo Spa; un mercato, quello degli elisoccorso, dove è proprio Babcock l’attore principale. La gara sarà aggiudicata sulla base dell’offerta economicamente più vantaggiosa (70 i punti relativi alla parte tecnica e 30 per quella economica).
I dettagli Inizialmente gli elicotteri voleranno solo in orario diurno. La Regione stima circa 40 ore mensili con un ampliamento successivo sulla base dei fabbisogni, fino ad arrivare a regime a 600 ore l’anno in modo progressivo. Secondo il disciplinare, in qualsiasi momento potrà essere richiesto il servizio notturno, che il vincitore della gara dovrà garantire nel giro di tre mesi.
Cosa farà Gli interventi richiesti sono diversi e possono essere raggruppati in due grandi ambiti: il servizio medico d’urgenza e quello di air ambulance. L’elicottero si occuperà di soccorrere «pazienti con patologia traumatica e non, di qualsiasi origine, a rischio per la sopravvivenza», di trasportarli dal luogo in cui si è verificato l’evento all’ospedale più idoneo, di spostare pazienti da una struttura all’altra (anche fuori regione), del trasporto di organi e farmaci urgenti e anche dei neonati in incubatrice. In collaborazione con il Soccorso alpino poi si occuperà del soccorso rapido in «zone montane, negli ambienti ostili e impervi e sui bacini lacustri».
Un lungo dibattito Dell’elisoccorso dedicato si parla ormai da molto tempo. Nell’estate 2020 in consiglio regionale ha approvato una mozione che chiedeva l’istituzione del servizio; poi, a inizio 2021, la giunta ha dato vita a un gruppo di lavoro che, in estate, sulla base di una serie di parametri ha individuato l’aeroporto di Foligno come sede più adeguata. Oltre a Foligno erano stati presi in considerazione l’aeroporto di Perugia e l’aviosuperficie di Terni. «Tali sedi – scriveva Palazzo Donini all’epoca – sono state escluse perché la dislocazione non risultava essere in una sede baricentrica, considerando anche altre variabili che possono incidere notevolmente sull’erogazione del servizio (condizioni orografiche, aeronautiche, metereologiche, logistiche, antropiche e così via)».