L’Umbria è al secondo posto in Italia, per essere riuscita a garantire, durante il Covid, per il periodo del 2021, il servizio asili nido, quasi a pieno funzionamento. Se altre regioni sono riuscite a garantire l’orario completo, al 100 per cento, l’Umbria l’ha assicurato al 98%. Un livello considerato soddisfacente se si tiene conto che ci sono regioni che sono state in grado di garantire il servizio solo al 40%.

La classifica Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Liguria sono in testa alla classifica, seguite da Umbria (98%), Trentino Alto Adige (96%), Piemonte (89%) e Lombardia (83%). Nelle regioni restanti il dato si attesta oltre il 50%. La classifica è quella del rapporto «Osservatorio cvico sulla sicurezza a scuola» presentato da Cittadinanzattiva. Rispetto agli orari di copertura del servizio, nel 76% dei nidi è stato mantenuto quello del periodo pre pandemia ma si rileva una notevole differenza tra l’orario “pieno”, garantito nell’89% dei nidi, e quello della sola mattina, applicato nell’11% dei casi.

Il dato nazionale Gli asili nido in Italia sono 11.017 e assicurano una copertura di posti per circa 320 mila bambini. Negli ultimi anni l’offerta di asili nido e di servizi per la prima infanzia è in parte cresciuta: dai 22,5 posti nel 2013 ogni 100 bambini con meno di 3 anni fino ai 25,5 del 2018/19. Una crescita significativa ma ancora ben lontana dagli obiettivi europei di 33 posti ogni 100 bambini. L’indagine condotta da Cittadinanzattiva è relativa a 1.305 nidi comunali che rappresentano il 12% dell’insieme dei nidi, pubblici e privati, attivi in Italia.