E se l’Umbria ambisse a diventare la Cappadocia d’Italia? La domanda se la stanno ponendo in tanti, esperti di promozione turistica e non, al termine del primo weekend della Sagrantino cup-Internation ballon grand prix, che ha portato tra Todi e Gualdo Catteneo, poco meno di cento equipaggi di diverse nazionali a bordo di altrettante mongolfiere, ma soprattutto numerosi fotografi interessati a scattare immagini rare. Il volo sui cieli della regione, con foto mozzafiato specie per i decolli di Todi, stanno producendo un altro straordinario biglietto da visita per il territorio. Sì, perché sono centinaia le fotografie, i reel e i video, postati su Instagram per raccontare un evento internazionale di grande impatto. La regione turca della Cappadocia, complici formazioni rocciose e insediamenti unici, ha fatto del volo in mongolfiera un vero e proprio business, perché con questo mezzo i turisti possono visitare la zona, oltreché il motore della propria promozione turistica, ben prima dei social, anche se ora a cercare su Instragram #cappadocia si incapperà prevalentemente in immagini di mongolfiere. Al di là delle differenze morfologiche, però, la Sagrantino cup può rappresentare un’occasione di promozione degna di una maggiore valorizzazione, come il grande interesse registrato in queste ore sembra indicare.
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