L’inflazione a Terni nell’ultimo mese, in linea con la tendenza nazionale, fa registrare un crollo passando da 5,8% di settembre a +1,8% di ottobre. Dopo i pesanti aumenti di prezzo registrati nei mesi scorsi, iniziano a scendere i prezzi dei latticini e formaggi, della pasta e del pane. Non mancano però gli aumenti di prezzo per altri prodotti del carrello della spesa ad uso quotidiano. A renderlo noto i Servizi statistici del Comune nel bollettino di ottobre. «Per trovare livelli di inflazione così bassi bisogna tornare ad agosto 2021 – si legge nel documento dell’Ente -. Un dato certamente positivo per le famiglie soprattutto per il fatto che diminuzioni rilevanti, si sono registrate, dopo due anni di aumenti costanti, anche negli alimentari (-0,9%). Complessivamente per tutto il paniere rispetto a settembre, i prezzi registrano in media un -0,3% e interessano la maggior parte dei capitoli di spesa».

Inflazione «Va però sottolineato che la diminuzione dell’inflazione che si è registrata ad ottobre è solo in parte dovuta a reali rallentamenti dei prezzi – spiegano i Servizi statistici del Comune -. Per la maggior parte infatti è generata da fattori tecnici di calcolo: il confronto su base annua avviene rispetto a ottobre 2022, mese in cui ci fu la fiammata che portò l’inflazione a Terni a +12,3% in linea con il dato italiano, soprattutto a causa del +62,8% registrato dal capitolo Abitazione, acqua, elettricità e combustibili e del 15,9 del capitolo Alimentari e bevande analcoliche. Ma se per quanto riguarda il capitolo Abitazione, acqua, elettricità e combustibili il confronto su base annua è negativo (-16,6%) e pertanto c’è stato un effettivo calo dei prezzi delle bollette, per il capitolo contenente i beni alimentari la variazione è positiva +7% e quindi seppure meno pesantemente, i prodotti alimentari nell’anno sono comunque aumentati».

Cosa costa di meno e cosa costa di più «Anche se mediamente il costo del carrello della spesa è sceso rispetto a settembre, nel dettaglio dei prodotti rilevati nei punti vendita tradizionali e nella grande distribuzione presente sul territorio comunale si segnalano anche questo mese in particolare aumenti consistenti per alcuni prodotti di uso comune e giornaliero: l’olio di oliva (+5% in un mese e + 42% rispetto allo scorso anno) , lo zucchero (+0,3%% in un mese e + 52,6% rispetto allo scorso anno), nelle patate (+4,1% mese e +28,2% su base annua) la verdura soprattutto quella di stagione che ha fatto registrare molti aumenti di prezzo dovuti anche alle avverse condizioni metereologiche. Dopo forti aumenti di prezzo iniziano a scendere invece i prezzi dei latticini e di pasta e pane».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.