«L’uomo non è un robot che agisce senza mettere in campo sentimenti ed emozioni: avere nell’arco della giornata come compagna di viaggio l’ansia è necessario per mantenere alta la concentrazione». Raffaele Garinella, psichiatra della scuola del  professore Roberto Quartesan dell’università di Perugia ha parlato dei disturbi di ansia, nella trasmissione ‘Medicina e società’ in onda su Tef Channel sabato 11 febbraio alle ore 22 (piattaforma Sky canale 831 ) condotta dal giornalista Mario Mariano. Assieme ad un altro esperto, Francesco Bernardini , attualmente impegnato, al dipartimento di Psichiatria dell’ospedale Erasme Bruxelles hanno sviluppato tutte le fasi dell’ansia ,«da compagna di vita, buona e giusta – come la definisce Garinella – a indesiderata alleata quando pretende di primeggiare, facendo perde il necessario equilibrio provocando disturbi di varia intensità». Spiega Bernanrdini: «Il fenomeno patologico si sviluppa quando l’ansia diventa troppo intensa, troppo duratura o sproporzionata rispetto alle cause che la determinano, producendo una compromissione del funzionamento della persona».

L’ansia Secondo studi e statistiche di non facile riscontro almeno il 6% della popolazione soffre di disturbi legati all’ansia, con un sommerso importante, visto che sono in aumento i consumi di farmaci ansiolitici, che pure dovrebbero essere assunti sotto il controllo medico. Nella trasmissione condotta da Mario Mariano viene ribadito che i disturbi d’ansia possono colpire tutte le fasce d’età, con frequenza più alta nei soggetti esposti maggiormente a più fattori stressogeni, legate al lavoro o a ad incarichi di responsabilità sua in campo sociale o artistico .«Il messaggio che deve essere trasmesso è quello di intercettare prima possibile il disturbo d’ansia per evitare la cronicizzazione, che rende più difficile il trattamento – sostiene Bernardini – quando il medico di medicina generale si trova di fronte ad un paziente ansioso sarebbe opportuno suggerirgli di consultare lo specialista».

Paziente e medicine La terapia che gli esperti propongono si basa sul connubio tra psicoterapia e farmaco terapia. Secondo Garinella «le categorie di farmaci efficaci sono gli ansiolitici e gli antidepressivi. Gli ansiolitici possono dare dipendenza e vanno smessi gradualmente. I farmaci – precisa- riducono in breve tempo il sintomo ansia , ma è attraverso la psicoterapia che si arriva a conoscere le cause che cagionano i disturbi d’ansia. Si rende indispensabile la modificazioni degli schemi mentali non adeguati per metteranno in atto comportamenti idonei e funzionali». Gli psichiatri sostengono anche che con l’inizio della psicoterapia occorrerà ridurre il dosaggio dei farmaci secondo uno schema collaudato. Entrambi gli psichiatri concordano sul fatto che «la fiducia in se stessi prima, e nel terapeuta dopo, rappresenta il punto di partenza per sconfiggere i disturbi d’ansia».

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