Gianni Minà

di Enzo Beretta 

Da Assisi, trent’anni fa, insieme alla secondogenita Alida Guevara, fece partire una lettera per il «Che». Nel 2001 marciò per la pace – «la guerra non ha mai risolto niente e infatti tutte le volte che l’hanno combattuta si è rivelata solo una tragedia» – per poi contribuire con la propria testimonianza ai festeggiamenti del 40mo compleanno di Ellesse ricostruiti nel bel libro di Gianfranco Ricci. È stato anche un po’ di Umbria nella sua straordinaria vita il celebre giornalista Gianni Minà morto all’età di 84 anni dopo una breve malattia cardiaca. 

La lettera al Che e la Marcia della Pace «Per la prima volta, sono stata nel luogo dove San Francesco ha vissuto e dato il meglio di sé e mi ricordo di te», si poteva leggere nel testo scritto da Aleida, all’epoca 32enne, pediatra a Cuba, che proprio ad Assisi improvvisò la lettera immaginaria al  padre morto in Bolivia durante un dibattito sulla figura di Ernesto Che Guevara al quale partecipò Gianni Minà, amico di Fidel Castro e di Diego Armando Maradona. Qualche anno più tardi lo stesso Minà prese parte alla Marcia della Pace di Assisi al fianco del teologo della liberazione Frey Betto. Fermato da un cronista rispose, mentre continuava a camminare: «Parlavamo proprio in queste ore con Betto a proposito del fatto che se il mondo moderno pensa di risolvere le cose con le bombe vivrà una tragedia grandissima».