Must, museo di scienza della terra a Spoleto

In Umbria c’è un nuovo museo, si chiama Must, ovvero museo delle scienze e del territorio, ed è stato inaugurato nel tardo pomeriggio di venerdì in largo Ermini a Spoleto. Qui è stato finalmente possibile valorizzare le collezioni del prof Bernardino Ragni e di  Francesco Toni che, da qualche anno la prima e da decenni la seconda, attendevano una collocazione. Il Must di Spoleto sarà gestito da Intgeomod srl.

Nuovo museo in Umbria: è il Must di Spoleto Complessivamente l’operazione è costata poco più di 122 mila euro, di cui 70 mila circa finanziati dal Gal della Valle Umbra e dei Sibillini, parte dei quali sono stati anche destinati alla riqualificazione della sentieristica connessa alla via di Francesco e a Monteluco, mentre i restanti fondi sono arrivati dal Comune di Spoleto (25 mila circa) dall’Università di Perugia (10 mila), dalla Fondazione Carispo (10 mila), da Wild Umbria (2.500) e dallo studio naturalistico Hyla (2.500). Coi fondi è stato  finanziato il reculo, la catalogazione e l’archiviazione della Fondazione Ragni e il primo allestimento temporaneo in via Saffi in occasione di Fauna 2019. Più recentemente si è proceduto alla riqualificazione del Laboratorio di Scienze della terra del Comune, alla realizzazione dei nuovi allestimenti, della segnaletica per il museo e di quella per la rete sentieristica del territori.

Rocce, fossili e specie animali grazie a Ragni e Toni «Il Must di Spoleto è un punto di partenza verso il territorio per far conoscere tutto quello che di bello abbiamo intorno» ha detto Fausto Pazzaglia di Intgeomod, spiegando che «non si poteva esporre tutto ma occorre procedere secondo un criterio di rotazione basato sul tempo in un percorso geo-antropologico e naturalistico». Al taglio del nastro anche il vicesindaco Stefano Lisci secondo cui «il Must di Spoleto restituisce al visitatore una dimensione di conoscenza del nostro territorio particolarmente interessante e frutto – ha detto – del lavoro realizzato in collaborazione con la famiglia del prof Bernardino Ragni e Toni». Ad assicurare che il Comune «continuerà a lavorare affinché la conoscenza della storia e della scienza del territorio siano sempre più fruibili da grandi e bambini» è stata l’assessore Agnese Protasi.