«In Umbria il mese di dicembre ha portato finora circa 90 millimetri di pioggia, comportando un rialzo di circa 2 metri e mezzo nei livelli del Tevere nell’alto corso». Lo dice il report settimanale dell’Osservatorio Anbi (associazione nazionale dei consorzi per la gestione e la tutela del territorio e delle acque irrigue), secondo cui le piogge eccezionali di novembre e dicembre hanno fatto registrare un surplus pluviometrico anche del 50 per cento nelle regioni del Sud e portano in pareggio il bilancio pluviometrico del Centro Italia, ma non sono bastate a risolvere la crisi idrica del Nord. «Se negli anni scorsi non si fosse dotato il Sud di numerosi invasi, oggi subiremmo solo i danni di questi dati pluviometrici eccezionali» dice Francesco Vincenzi, presidente Anbi, aggiungendo: «Oggi è necessario applicare quella intuizione alle numerose criticità, che si stanno registrando nel Paese, utilizzando al meglio il Pnrr».

In particolare, nel rapporto si legge che nel Centro Italia le piogge di novembre (tra il 20 per cento e il 30 per cento in più rispetto alla media) e dicembre stanno parzialmente riequilibrando la situazione idrologica: a Roma nel mese in corso sono finora caduti oltre 100 millimetri di pioggia; in provincia di Frosinone a novembre le precipitazioni sono state superiori ai 200 millimetri (il record: mm. 395 a S. Giorgio al Liri); in Toscana, le precipitazioni più copiose si stanno concentrando sulle aree a Nord e sull’Appennino (in cinque giorni, sull’Abetone sono caduti 150 millimetri di pioggia); si aggirano sui 20 millimetri le piogge cadute in tre giorni sulle Marche, con concentrazioni maggiori nel Nord della regione ed inferiori lungo il bacino del fiume Tronto; si registrano visibili incrementi nei livelli idrometrici dei fiumi (principalmente Esino, Sentino e Potenza), mentre in un paio di settimane, la disponibilità d’acqua negli invasi della regione è salita di oltre 2 milioni di metri cubi; in Umbria il mese di dicembre ha finora portato circa 90 millimetri di pioggia, comportando un rialzo di circa 2 metri e mezzo nei livelli del Tevere nell’alto corso.