Il maltempo in Umbria non ferma il primo maggio anche se ne condiziona gli appuntamenti. A Perugia, ad esempio, sono stati sospesi gli eventi culturali e musicali, in programma al percorso Verde di Pian di Massiano. Tutti dunque sul luogo simbolo del piccolo cratere dell’ultimo sisma: a Umbertide, dove ci sono ancora sfollati ospitati nelle strutture di prima emergenza e dove in tanti hanno già deciso di non ritornare a vivere, provando a trovare collocazione altrove, per le proprie famiglie ma anche per le proprie attività commerciali e, in generale economiche. I tre principali sindacati, Cgil, Cisl e Uil, si sono dati appuntamento qui.

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Il corteo storico a Umbertide, ha seguito il percorso che da piazza Gramsci (di fronte alla stazione) porta a piazza Mercato. Si caratterizza, come da tradizione in Umbria, con la presenza dei mezzi agricoli. E’ nella piazza di destinazione che i tre segretari Maria Rita Paggio (Cgil), Angelo Manzotti (Cisl) e Maurizio Molinari (Uil), affidano il messaggio del 2023, sui temi caldi del lavoro. 

La segretaria Paggio «Abbiamo bisogno del lavoro come strumento di riscatto mentre oggi purtroppo il lavoro troppo spesso è mortificato, lavoro precario, lavoro povero, lavoro che mette i giovani in una condizione di grandissima difficoltà», così la segretaria generale della Cgil Umbria, Maria Rita Paggio. «Lo vogliamo fare – ha continuato – lottando contro gli infortuni sul lavoro che già in questi primi mesi dell’anno hanno prodotto tre vittime in Umbria; vogliamo farlo aumentando i salari, dando dignità alla qualità del lavoro, contrastando gli appalti e subappalti a cascata, cercando di garantire situazioni di sicurezza nei luoghi di lavoro e ripristinando la condizione per esempio di presenza di ispettori del lavoro in numero adeguato, piuttosto che quello che ha scelto di fare il governo, che è di addirittura costringere gli ispettori del lavoro, quei pochi che ci sono, a comunicare preventivamente i propri controlli. Insomma una situazione che contrastata con forza. Chiediamo una riforma fiscale in grado di restituire la progressività nell’imposizione e l’equità nell’imposizione perché purtroppo chi lavora ha tassazioni che arrivano anche al 40 per cento, chi vive di rendita paga se va bene il 20 per cento. Noi – ha aggiunto – vogliamo che ci sia rispetto per chi lavora, chiediamo che ci siano condizioni di welfare adeguate, innanzitutto nel campo della sanità. Una sanità che è stata messa in grandissima difficoltà in questi anni. Il Def prevede una strutturale diminuzione in percentuale sul Pil della spesa sanitaria, il che significa costringere le persone a rivolgersi alla sanità privata. In Umbria questa condizione sta diventando un’emergenza sociale. E’ una condizione di lavoro che vede gli occupati in sanità in numero sempre più ridotto in una situazione di grandissima difficoltà. Abbiamo bisogno di cambiare rotta, lo vogliamo fare con determinazione. Questa Regione non vuole ascoltare, noi la costringeremo a farlo. Come vogliamo costringere il governo ad ascoltarci, per questo vi invitiamo tutti il 6 maggio alla manifestazione di Bologna».

Tesei «Quando si parla di lavoro non ci si può fermare al solo, seppur indiscutibile, diritto di ognuno di avere un’occupazione, ma ci si deve focalizzare anche sulle condizioni in cui il lavoro viene svolto, sulla imprescindibile sicurezza, sulla qualità dei luoghi di lavoro, sull’accesso senza discriminazione di genere, sulla giusta retribuzione». Lo sottolinea la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. «Troppo spesso – scrive su Facebook – pur di ottenere un lavoro, indispensabile fonte di sostentamento, si è costretti a scendere a compromessi non accettabili. Le istituzioni devono impegnarsi affinché la dignità del lavoratore e la sua sicurezza non vengano mai messe a repentaglio. Come amministrazione regionale – ricorda la presidente – stiamo creando sempre più le condizioni, anche infrastrutturali, che da un lato permettano alle aziende esistenti di consolidarsi ed espandersi e dall’altro facilitino la nascita di nuove realtà, con imprenditori locali e non. Il tutto al fine di creare occupazione che permetta anche ai nostri giovani di avere un’offerta professionale alla loro altezza e non siano costretti ad abbandonare la terra dove sono nati e dove si sono formati. Oltre a questo – continua Tesei – abbiamo messo in campo, e continuiamo a farlo, politiche che aiutino a conciliare le esigenze professionali con quelle familiari, anche per agevolare l’occupazione femminile e il reinserimento nel mondo lavoro delle donne».

Le iniziative Molte altre iniziative confermano l’Umbria come terra di diritti e lavoro, da sempre vicina alla ricorrenza della festa dei lavoratori . A Terni (ore 18.00, piazza della Pace) a Città di Castello (concerto a palazzo Bufalini, ore 10.30), a Marsciano (9.30 piazza Carlo Marx), Gubbio (9.30 Piazza Quaranta Martiri), Gualdo Tadino (9.30 piazza Martiri della Libertà), Passignano (15.00 via Primo Maggio), Tavernelle (9.30 piazza Mazzini). A Spoleto fa tappa l’ex segretario generale della Uil, Giorgio Benvenuto, per un appuntamento in compagnia del sindaco Andrea Sisti e dell’europarlamentare del Pd Camilla Laureti al Museo delle Miniere di Morgnano.​ A Castiglione del Lago appuntamenti musicali con l’associazione ’Eventi Castiglione del Lago’ che presenta una no-stop dalle 12 con i gruppi castiglionesi.

 

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